La situazione che stanno affrontando da anni i cittadini di via delle Monachelle “non è più sostenibile”. Esordisce così una nuova missiva inviata da Italia Viva al Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà. «Siamo intervenuti su questo tema a più riprese: un primo intervento lo abbiamo fatto sul Corriere Città nel settembre 2020, poi nuovamente nel novembre 2020 su Il Pontino Nuovo, a marzo 2021 sempre sul Pontino Nuovo. Ma a distanza di più di un anno non abbiamo ricevuto (né noi, né i cittadini) alcun tipo di risposta adeguata a riguardo», si legge in una nota.
«Noi però, insieme ai cittadini del quartiere, abbiamo intenzione di non fare polemiche inutili ma piuttosto porre delle domande all’amministrazione, domande alle quali ci auguriamo possa esserci risposta. Il primo punto che vorremmo affrontare è il tema delle tempistiche di intervento di ACEA: è possibile sapere, dal momento in cui i lavori sono stati appaltati o così pare, considerato che non si hanno notizie della gara indetta il 27 luglio scorso con scadenza il 23 agosto, in che tempi è previsto l’intervento? Il secondo punto riguarda la strada: è possibile sapere, dopo gli interventi di ACEA, che tipo di ripristino verrà effettuato da ACEA stessa sul manto stradale?», prosegue il testo a firma di Andrea Buratti, responsabile di Italia Viva Pomezia, e di Luca Andreassi, Coordinatore Italia Viva provincia di Roma.
«I motivi del ritardo nell’intervento infatti – conclude la lettera – sembra siano legati alla logica per cui il comune non interviene subito sulla strada perché attende l’intervento di ACEA, la quale si occuperà successivamente del rifacimento del manto, ma c’è un problema: via delle Monachelle, essendo stata costruita oltre un secolo fa in un contesto storico in cui le esigenze dei cittadini erano ben diverse, non è dotata di un fondo stradale, motivo per cui la strada è così dissestata e presenta addirittura delle espansioni laterali in alcuni punti. Gli interventi sui cavi fognari, non ripristinati come previsto dal regolamento comunale, hanno solo peggiorato la situazione. Dunque, ammettendo che ACEA intervenga in tempi brevi, dopo i vari interventi che tipo di ripristino del manto verrà eseguito? Verrà ripristinato solamente lo strato superficiale di asfalto oppure si interverrà in maniera più strutturale per realizzare il fondo stradale?»
«Considerato che ACEA è chiamata obbligatoriamente al ripristino dei luoghi e tenuto conto del fatto che la strada non era già in precedenza dotata di un fondo stradale, temiamo che ACEA sia tenuta esclusivamente al rifacimento del tappetino d’usura e non alla realizzazione del fondo stradale, dunque saremmo curiosi di sapere che tipo di accordi abbia preso il comune di Pomezia con ACEA a tal proposito. Il motivo di questa domanda risiede nel fatto che dopo anni di attese, con condizioni della strada inaccettabili, si rischia di vedere realizzato solo il tappetino d’usura (la parte superficiale) e dunque di trovarsi nella stessa situazione a poco tempo di distanza dal ripristino e questo non può e non deve accadere. Saremmo grati di ricevere risposta dall’amministrazione comunale».