Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione Latium Vetus a conclusione di un’importante manifestazione che vede l’apertura al pubblico di oltre un centinaio di dimore, ville e giardini in tutto il Lazio tranne che… a Pomezia.
A spiegare il motivo, attraverso il comunicato che riportiamo integralmente, è il portavoce dell’associazione, Giacomo Castro, che da anni si vede sistematicamente rifiutare dalle vaeire giunte pentastellate i progetti culturali proposti per valorizzare il territorio.
Un grande evento a livello regionale, l’apertura delle “Dimore storiche”, appena concluso con ottimi risultati. Oltre cento fra luoghi d’arte, ville e giardini monumentali, pubblici e privati in tutto il Lazio, aperti tra il 25 e il 28 aprile che, da dati ufficiali, risultano essere stati fruiti nel corso di questa manifestazione da oltre 40 mila visitatori.
Fra le numerosissime location del Lazio presenti, i castelli romani si sono presentati in grande stile, con l’apertura di Palazzo Chigi ad Ariccia, del Villino Volterra nei pressi di Albano Laziale, del palazzo Sforza Cesarini di Genzano di Roma, della villa del Cardinale a Rocca Priora…e tanti altri siti culturali, da Roma a Viterbo, da Latina e Frosinone a Rieti. Un risultato eccezionale a cui Pomezia è risultata completamente assente.
Sono ben due i siti monumentali di Pomezia iscritti nell’elenco delle “dimore storiche del Lazio”, gli edifici comunali del nucleo storico di Fondazione di Piazza Indipendenza e il Borgo di Pratica di Mare: nessuna visita guidata o apertura straordinaria di questi due luoghi è stata inserita nella programmazione culturale di questa manifestazione regionale durata ben quattro giorni. A nostro avviso si tratta di un brutto colpo per l’immagine della città, l’ennesima riprova dell’inesistenza a Pomezia di una linea culturale e turistica pianificata – ricordiamo anche la sconfitta a dicembre scorso del titolo “Città della Cultura 2019”, vinto da San Felice Circeo, Ponza e Ventotene.
Le considerazioni tuttavia non finiscono qui. Noi di Associazione Latium Vetus, infatti, avevamo proposto la realizzazione di una apertura straordinaria con visita guidata degli edifici pubblici del nucleo di Fondazione in Piazza Indipendenza, al palazzo comunale con la salita alla cima della torre, cosa sempre avvenuta in questi anni, ma – come ormai d’abitudine – anche questo progetto per le celebrazioni dell’81° anniversario della “Fondazione di Pomezia” presentato da Associazione Latium Vetus è stato bocciato dalla giunta comunale (stessa sorte era toccata al progetto presentato dall’associazione per le celebrazioni natalizie).
La conseguenza è stata che Pomezia – nonostante i soldi pubblici investiti in questi anni per la manutenzione degli edifici del nucleo di Fondazione – ha rinunciato a presentare il suo nucleo storico al grande turismo regionale. Nessun evento della manifestazione regionale, fra tutte le decine in programmazione, menzionava Pomezia.
Si tratta di un danno alla città? Quello che è certo è che c’era stato chi, come Associazione Latium Vetus, aveva proposto una iniziativa per far trovare la città preparata a questo grande appuntamento turistico regionale. Niente da fare. La giunta comunale ha rigettato il progetto – come sempre senza alcuna motivazione – e con la solita procedura molto dubbia in termini di legittimità, che ha fatto perdere un’occasione in termini di turismo alla Città. A voi non sembra un peccato?
Associazione Latium Vetus, con senso di responsabilità, ha organizzato comunque una visita guidata al nucleo di Fondazione di Pomezia il 25 aprile scorso, offrendola gratuitamente alla cittadinanza senza alcuna collaborazione da parte dell’ente locale, né economica né dal punto di vista dell’apertura degli edifici pubblici. Si pensi, che la visita guidata non è stata nemmeno inserita nella programmazione comunale per le celebrazioni della Fondazione della città, altro che grande turismo regionale…
Ma una giunta comunale – ci teniamo a precisare, di qualsiasi partito o formazione politica – non dovrebbe secondo voi essere molto attenta a queste occasioni turistiche regionali, soprattutto dopo le risorse pubbliche comunali spese per la valorizzazione di Piazza Indipendenza? A Pomezia invece sembra andare un’altra linea, molto diversa rispetto a quella di altre città della nostra area che invece sono in prima fila nell’intercettazione dei flussi turistici, si pensi ad Ariccia, a Frascati, a Lanuvio, a Genzano di Roma.
Associazione Latium Vetus