“Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica da anni è impegnato nella battaglia per il diritto alla salute dei cittadini, diritto gravemente minacciato da iniziative private, volte alla massima speculazione, cui non sempre le autorità e gli enti preposti riescano a porre un adeguato argine”.
Così inizia la nota inviata da Massimo Falco, presidente del Coordinamento dei Cdq, in merito all’inquinamento ambientale dell’area di Pomezia.
“Uno sfruttamento dannoso del territorio che si è venuto ad incrementare proprio per l’aumento degli eco- reati, ai quali la politica, e le leggi in essere, non riescono a dare risposte adeguate e tempestive.
La gravita della situazione e le evoluzioni in essere sono sotto gli occhi di tutti, e le notizie che provengono da ogni zona d’Italia non sono confortanti né incoraggianti, anzi, confermano che è in essere un piano strategico di danneggiamento della salute pubblica a favore del peculato della malavita e del malaffare”, prosegue Falco, che poi va nello specifico.
“Caso emblema di quanto affermato, la ECO-X di Pomezia: nonostante la dettagliata e circostanziale segnalazione del Comitato di Quartiere, dove venivano indicate in modo chiaro ed esaustivo le irregolarità delle operazioni in corso ed i relativi gravissimi pericoli, a seguito di probabile incidente, si è potuto constatare che la politica non ha svolto il compito dovuto, e le istituzioni o enti responsabili, sono rimasti immobili, in attesa del disastro annunciato, sei mesi prima, e poi purtroppo tragicamente avvenuto.
Il catastrofico risultato di questa inerzia lo conosciamo tutti, il territorio ne ha avuto un danno effettivo e d’immagine ancora non quantificabile, e purtroppo, i danni sulla salute dei cittadini coinvolti direttamente o indirettamente nel disastro li potremmo solo vedere e valutare negli anni a venire.
Ormai la paura e la rassegnazione persistono nella popolazione dal momento che episodi analoghi si ripetono anche in zone limitrofe, e purtroppo gli interventi necessari, a fronte di disastri ambientali avvenuti, sono eccessivamente tardivi e solo in pochissimi casi risolutivi, solo per fare qualche riferimento afferente il nostro comune ricordiamo l’amianto friabile conferito illegalmente presso un sito in Via di Valle Caia, ricordiamo la ex Kema in via delle Pesche, dove giacciono migliaia di fusti contenenti prodotti chimici altamente inquinanti che ha subito solo piccoli interventi di messa in sicurezza, ricordiamo il materiale combusto della ECO-X che ormai da otto mesi giace totalmente alla mercé degli agenti atmosferici senza nessuna protezione. Non è più accettabile l’immobilismo da parte delle istituzioni o enti che dovrebbero tutelare la nostra salute e quella dei nostri figli”.
Falco non si limita all’esposizione dei fatti.
“Contro questo grave scenario, il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica non intende rimanere attore muto e silente, anzi, ha trovato il coraggio e la forza di intraprendere un’iniziativa che vede coinvolti tutti i comuni del quadrante meridionale del Lazio, che oramai viene definita come un’area SACRIFICABILE.
Noi esprimiamo il nostro dissenso verso chi permette di avvelenare la nostra terra, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, i cibi che mangiamo.
Noi non intendiamo essere spettatori passivi di crimini verso i cittadini tutti.
Tra le varie iniziative intraprese dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Pomezia e Torvaianica, con il supporto e la collaborazione dei Comitati di Quartiere del quadrante meridionale del Lazio, quella di una petizione sui quattro punti di sintesi che riguardano il nostro territorio ed i cittadini:
– Messa in sicurezza totale e bonifica del sito della Eco Sistemi per L’Ambiente (meglio nota come EcoX), combusto nel rogo del 05/05/2017 al fine di evitare che gli inquinanti ancora presenti nei materiali di risulta possano ulteriormente disperdersi nell’aria, nel suolo e nelle acque, continuando ad inquinare ed avvelenare le persone e l’ambiente.
– Mappatura dettagliata di tutti i siti e le aziende ad alto rischio inquinante con una pianificata messa in sicurezza dei siti non attivi e controlli costanti delle aziende attive.
– Istituzione di un Osservatorio Sanitario Permanente al fine di monitorare lo stato di salute dei cittadini che presumibilmente possono essere stati colpiti, direttamente o indirettamente, dall’inquinamenti verificatisi negli ultimi anni.
– Immediata istituzione del REGISTRO DEI TUMORI, così come previsto da:
Decreto Legge n. 179/2012, e definitivamente convertito, con modificazioni, in Legge dal Parlamento il 13 dicembre 2012;
Legge Regionale 12 giugno 2015 n. 7 Istituzione del registro tumori di popolazione della Regione Lazio.;
non ancora disponibile, a dispetto delle leggi vigenti, per le provincie di Roma, Rieti, Frosinone, (Viterbo e Latina hanno ottemperato alla redazione e pubblicazione di detto registro)
Oggi desideriamo fare il punto su questa iniziativa, al fine di poter inviare ai destinatari queste nostre richieste”.
Tante le adesioni da parte dei cittadini: “Questa petizione – spiega Falco – sembra aver raccolto veramente le istanze dei cittadini del sud del Lazio, dove abbiamo infatti raccolto circa 5.000 sottoscrizioni, oltre ad innumerevoli plausi, ed apprezzamenti, per l’iniziativa.
Ora è nostra intenzione rafforzare ulteriormente il rapporto con tutti i comuni limitrofi al nostro, con i Comitati di Quartiere del nostro comune e con tutti i cittadini che maggiormente hanno a cuore la legalità e la salute loro e di tutti i nostri figli a continuare la lotta con ogni mezzo a disposizione, inclusa la stampa locale e nazionale che svolge sul punto un ruolo importantissimo di informazione.
Renderemo pubbliche le risposte che riceveremo entro 45 giorni, nella forte speranza che non si continuino a trascurare questi aspetti cosi rilevanti che incidono in maniera determinante sul territorio, sui valori immobiliari, sul turismo , sulle attività agricole e sopratutto sulla salute di intere generazioni.
Per questo ogni sforzo vale la pena, e deve essere compiuto, e per questo richiediamo la collaborazione di tutti. Chiunque è invitato a dare il proprio contributo per le azioni che stiamo portando avanti, tutti, nessuno escluso, a qualsiasi titolo, sono chiamati a fornire il proprio supporto alle iniziative in essere”.