Si accende lo scontro politico intorno alla vicenda riguardante il Parco della Minerva, il quartiere “fantasma” di Pomezia eredità del crack Di Mario risalente ormai a oltre 10 anni fa. Nell’inchiesta, che sarà pubblicata nel numero cartaceo di giugno (in distribuzione da domani), ripercorreremo la storia dello scandalo immobiliare pometino concentrandoci sulle vicende personali dei promissari acquirenti, coloro cioè che acquistarono su carta la loro casa ma che non la videro mai realizzata, nonché sul presente (fatto di degrado e abbandono) e futuro (annunciate infatti importantissime novità) dell’area.
Parco della Minerva, Zuccalà attacca l’ex Fucci: «E’ il falso profeta di Pomezia»
Dal punto di vista politico invece a tenere banco è stata la questione inerente la polizza fideiussoria. Parliamo della presunta cifra di ben 16 milioni di euro inerente la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione, relativa al contratto stipulato nel lontano 2006 tra il Comune di Pomezia e la Parsitalia Real Estate. La precedente Amministrazione di Pomezia, nel 2018, aveva infatti addirittura annunciato “l’imminente arrivo per la città di quei soldi”: ma è stato così? Il Comune è entrato in possesso di tali somme?
A rispondere alle domande è stato l’attuale Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà non risparmiando attacchi al vetriolo al suo predecessore (la Redazione è a disposizione qualora volesse replicare, ndr): «Ricordo bene l’incontro pubblico del 2018. L’oggi consigliere della Lega Fucci, all’epoca Sindaco, paventava l’arrivo di 16 milioni di euro da spendere immediatamente nel quartiere, guarda caso in piena campagna elettorale. Probabilmente è proprio da allora che la credibilità di Fucci ha iniziato a vacillare sempre di più, arrivando oggi, dopo 3 anni di nulla politico, ad essere considerato il falso profeta di Pomezia».