In occasione del 25° anniversario della strage di via D’Amelio, il Comune di Pomezia ha deciso di patrocinare l’iniziativa del gruppo Giovani in Movimento CR “Ricordando Paolo Borsellino”. L’appuntamento è fissato per oggi, mercoledì 19 luglio alle 18.30, in piazza Indipendenza. Lo scopo, lungi dal voler screditare la memoria di un eroe italiano, sarebbe più che nobile senonché, come purtroppo sempre più spesso accade, la lunga mano della speculazione politica ci ha messo nuovamente lo zampino.
E così, quello che doveva essere un momento dedicato alla memoria, in un istante, con un colpo di mouse qui ed colpo ad un programma di grafica là, si trasforma in un’occasione di (inqualificabile) propaganda politica (ora è toccato ai cinque stelle ma poteva essere qualunque altro schieramento).
In bella mostra su Facebook – la pagina è quella proprio del gruppo Giovani in Movimento Cr – troviamo allora le immagini di Valentina Corrado o Salvatore Micillo, tutti esponenti pentastellati a vario titolo che saliranno sul palco di Piazza Indipendenza, accostati a loghi…decisamente inappropriati.
Cosa c’è di strano? Semplice: il logo della Città di Pomezia, ovvero un ente Comunale nonché amministrativo e non un partito politico, campeggia ovunque in bella mostra ma decisamente a sproposito. Al di là della questione morale che ormai sembra non interessare più a nessuno – politicizzare eventi del genere andrebbe comunque proibito perché la memoria, e per di più quella di Borsellino, non ha colori né schieramenti – tale iniziativa (ovvero allegare il logo del comune associandolo ad un partito politico) è comunque vietata per legge, e la legge è in questo caso è l’art. 2 del “Regolamento comunale per la concessione del patrocinio e comitati d’onore” del Comune di Pomezia dove si legge (qui il link): “Sono escluse, altresì, dalla concessione di patrocinio le iniziative che siano promosse da partiti o movimenti politici, da organizzazioni, comunque denominate, che rappresentino categorie o forze sociali, nonché da ordini e collegi professionali, ad esclusivo fine di propaganda o proselitismo, o per finanziamento della propria struttura organizzativa”.
Per dovere di cronaca vi diciamo che le foto, dopo che qualcuno ha segnalato la violazione sia su Facebook che al Comune di Pomezia, presentando inoltre un regolare esposto di cui siamo riusciti ad avere copia, sono rapidamente sparite dal web. Il Comune di Pomezia, aggiungiamo, potrebbe considerarsi finanche parte lesa – a voler fare proprio i buoni – dato che le immagini sono state caricate sulla pagina Facebook dei Giovani in movimento (come mostrano gli screen sotto riportati) e non su quella dell’ente.
In ogni caso, direttamente o indirettamente, il M5S si è profuso in uno scivolone assolutamente evitabile che speriamo serva da monito sia al Comune – nello scegliere bene a chi affidare il proprio patrocinio – ma anche e soprattutto alla politica in generale.
Insomma: che la politica ci lasci almeno il sacrosanto diritto alla memoria!