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Pomezia, Fucci lancia la sua lista civica

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Fabio Fucci lancia la sua lista civica, Essere Pomezia. Lo fa con una conferenza stampa, indetta solo per gli addetti ai lavori, che si è svolta questa mattina a Pomezia. Lo fa con un video su Facebook in cui presenta il simbolo con cui correrà per la rielezione a Sindaco. Lo fa attaccando sia i vecchi partiti che le persone con cui ha governato la città per 5 anni.

“Le persone fanno il progetto”

“Penso che siano le persone che fanno il progetto”. In questa frase sta il senso dell’operazione politica attraverso la quale Fabio Fucci ha rotto con il Movimento 5 Stelle. A differenza del 2011, quando per la prima volta i grillini si presentarono alle elezioni di Pomezia conquistando un seggio in Consiglio Comunale. A differenza anche del 2013, quando Fucci divenne Sindaco facendosi leader di un progetto politico comune, rivoluzionario per chi ne faceva parte. A differenza proprio dei principi del Movimento, per cui gli eletti sono dei semplici portavoce, intercambiabili in ogni momento perché nessuno è migliore degli altri. Per questo nei 5 Stelle vige la regola dei due mandati, che Fucci ha iniziato a contestare quando ha capito che neanche per lui si sarebbe fatta eccezione. Dalla contestazione all’addio il passo è stato breve. Fucci evidentemente si sente migliore delle persone con cui ha governato la città per 5 anni, e si ricandida proprio contro gli ex compagni del Movimento.

Fucci contro il Movimento 5 Stelle

La ricandidatura con la lista civica Essere Pomezia fa sorgere diverse riflessioni. Per prima cosa, il Sindaco uscente rivendica per sé gran parte del lavoro fatto. Poco importa che una città non sia governata solo da una persona: per 5 anni gli è stato permesso di prendersi i meriti di tutto, e ora continua a farlo. A seguirlo in questa avventura non ci sarà però tutta la giunta, né tantomeno ci saranno i consiglieri comunali che in alcune votazioni hanno già sancito la rottura con il primo cittadino. Ancora più significativo dal punto di vista politico è che nella riflessione di Fucci il Movimento 5 Stelle diventi la “politica di professione”. Il Sindaco ammette infatti di aver rifiutato un incarico da capo di gabinetto della Sindaca di Roma, Virginia Raggi, offertogli in cambio della non ricandidatura a Pomezia. Per Fucci questa mossa è stata da vecchia politica, ma non è da vecchia politica anche il rinnegare una regola base del proprio partito, accettata davanti agli elettori pochi anni prima? Non è da vecchia politica il personalismo tanto vituperato dai 5 Stelle come emblema della Seconda Repubblica? Ai cittadini spetterà il giudizio su questa operazione. C’è il rischio che la candidatura di Fucci spacchi i voti dei 5 Stelle – che alle politiche a Pomezia hanno preso il 48% – favorendo il ritorno al potere dei “vecchi politici”. O la permanenza di un nuovo “vecchio politico”.

https://www.facebook.com/fabiofuccipomezia/videos/2025073394447027/

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