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Pomezia, emergenza situazione rifiuti pericolosi: la ‘Ecocentro’ richiede di quadruplicare il quantitativo

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Il problema della gestione dei rifiuti a Pomezia ha assunto da molti anni i tratti di una vera e propria emergenza. Al di là degli incidenti, alcuni anche molto gravi, come quello che ha distrutto l’impianto della ‘Eco X’ il 5 maggio 2017, con rilasci in atmosfera di sostanze inquinanti e ricadute ambientali significative perfino a grande distanza dal luogo del disastro, si assiste ad un vero e proprio proliferare di richieste e progetti inerenti impianti per la lavorazione dei rifiuti anche a due passi dai centri abitati.

L’Associazione Latium Vetus denuncia da molti anni questo grave problema che necessità di una strategia chiara a livello interistituzionale, una strategia che coinvolga il Comune di Pomezia, la Città metropolitana di Roma, la Regione Lazio ed i vari enti settoriali, come la ASL e i Vigili del Fuoco. Una partita che deve necessariamente vedere il ruolo attivo dei cittadini e la partecipazione del maggior numero di associazioni competenti in materia.

Fino a oggi il problema dei rifiuti non è stato affrontato cosi. In troppe occasioni, infatti, le istituzioni hanno preferito “lavarsi le mani”, scaricando le responsabilità su altri organi, spesso quelli sovra istituzionali. Abbiamo assistito a battaglie politiche più sui social network che tecniche negli uffici amministrativi.

Non funziona così. La contrapposizione fra amministrazioni ed enti, fra cittadini ed amministratori, fra associazioni, favorisce i proponenti privati degli impianti di lavorazione dei rifiuti, gli speculatori che si muovono a livello finanziario, sul nostro territorio percepito come il luogo del mercato economico e degli affari.

È di ieri una nuova grave notizia – e già ci sentiamo di poter dire che non sarà l’ultima – inerente un impianto già esistente legato al ciclo dei rifiuti a Pomezia. Dopo la richiesta di valutazione di impatto ambientale presentata dalla Intereco Servizi s.r.l. per la realizzazione di un impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti in località via Naro, a distanza minima dal quartiere abitato, giunge la medesima richiesta di valutazione di impatto ambientale a favore di un secondo impianto di lavorazione di rifiuti – si noti bene, stavolta, PERICOLOSI – l’Ecocentro di via dell’Industria, che chiede di quadruplicare i quantitativi lavorati, in pieno centro a Pomezia, a cinquanta metri da un ristorante, a duecentocinquanta metri circa dalle scuola, dall’ospedale, dal centro abitato.

Non ci sono mezze parole, è qualcosa di inquietante. Associazione Latium Vetus anche in questo caso non farà mancare il proprio apporto e redigerà le opportune osservazioni contrarie che presenterà alla Regione Lazio – la scadenza è prevista per giovedì 14 febbraio 2019 – ma ci teniamo a ribadirlo, è un problema più grande di noi, una vera emergenza. Potenzialmente, infatti, qualsiasi industria di Pomezia – e sono centinaia – potrebbe chiedere la conversione in impianto per la lavorazione dei rifiuti.

Come è possibile solo pensare di affrontare un problema di tale portata senza che l’ente comunale affronti chiaramente – e con competenza – il problema?

Negli ultimi anni, invece, abbiamo assistito ad un atteggiamento diverso dell’ente locale, con il comune impegnato più a contrastare il provvedimento di vincolo paesaggistico “di Torre Maggiore e dell’Agro di Pomezia e di Ardea” emesso dal Mibac, ovvero a respingere in consiglio comunale la nostra proposta di modifica del Regolamento edilizio comunale con l’introduzione delle distanze minime per gli impianti impattanti da case sparse e centri abitati, mentre nello stesso lasso di tempo rilasciava i pareri favorevoli alla realizzazione dell’impianto della Intereco Servizi in località via Naro. Fino all’appuntamento, Sabato 02 febbraio 2019, fra amministratori e C.d.Q – interdetto alle associazioni ambientaliste! – durante la quale non si è minimamente accennato al nuovo e gravissimo problema rappresentato dalla richiesta di ampliamento della Ecocentro. A cosa servono le riunioni con gli amministratori comunali se questi non comunicano – o peggio nemmeno conoscono – le emergenze sul territorio?

Associazione Latium Vetus unitamente al C.d.Q. di Via Naro, all’Associazione culturale Tyrrhenum ed al gruppo NoBiogas Pomezia, invita tutti i cittadini, le associazioni e i C.d.Q di Pomezia a prendere parte all’assemblea pubblica incentrata proprio sul tema della gestione dei rifiuti che si terrà domenica 10 febbraio 2019 in via Busto Arsizio 02, in località via Naro.

Associazione Latium Vetus

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