Avrebbero dolosamente omesso di incassare le somme dovute per la riscossione degli oneri concessori e di costruzione del predetto ente locale, arrecando con tale comportamento un danno alle casse comunali di Pomezia pari a € 364.528,50, dal 2005 al 2010. Con questa premessa esordisce la sentenza 302/2016 della Corte dei Conti (consultabile per intero al seguente link) chiamata ad esprimersi sulla posizione di alcuni dirigenti e funzionari del Comune di Pomezia. Nel documento vengono contestate le posizioni (relative al periodo sopra elencato) “dell’arch. A. F. (dirigente del settore edilizia privata e urbanistica, assetto del territorio del Comune di Pomezia), del geom. B.S.L. (coordinatore dell’ufficio per la gestione e il controllo dei versamenti relativi agli oneri concessori e atti fideiussori), della signora S.D.M. (responsabile ufficio recuperi e oneri), della signora A.M.F. (istruttore amministrativo presso il settore tecnico, incaricata di coadiuvare la signora Di Micco nel controllo dei versamenti degli oneri)”, i quali “avrebbero omesso di procedere alla riscossione di quanto dovuto dai costruttori beneficiari dei permessi a costruire, non applicando le sanzioni pecuniarie per il ritardato versamento, non escutendo le relative polizze fideiussorie per il caso di morosità”. Diverse le pratiche irregolari contestate, dovute a, secondo la difesa, problemi gestionali interni agli uffici comunali, spiegazioni che però non hanno convinto l’organo di giustizia, per un danno che da oltre 360mila euro, dedotte le somme non più riscuotibili da Piazza Indipendenza, viene fissato definitivamente in poco meno di 100mila euro.
La condanna: il Comune recupererà 100mila euro circa
In virtù di quanto analizzato “la Corte dei Conti ha condannato “A.F. al pagamento in favore del Comune di Pomezia della somma di complessivi € 39.504,33 (trentanovemilacinquecentoquattro/33), comprensivi di rivalutazione, oltre agli interessi dalla data di pubblicazione della sentenza fino all’effettivo saldo; S.D.M. al pagamento in favore del Comune di Pomezia della somma di complessivi € 14.814,05 (quattordicimilaottocentoquattordici/05), comprensivi di rivalutazione, oltre agli interessi dalla data di pubblicazione della sentenza fino all’effettivo saldo; A.M.F. al pagamento in favore del Comune di Pomezia della somma di complessivi € 14.814,05 (quattordicimilaottocentoquattordici/05), comprensivi di rivalutazione, oltre agli interessi dalla data di pubblicazione della sentenza fino all’effettivo saldo; B.S.L. al pagamento in favore del Comune di Pomezia della somma di complessivi € 29.628,10 (ventinovemilaseicentoventotto/10), comprensivi di rivalutazione, oltre agli interessi dalla data di pubblicazione della sentenza fino all’effettivo saldo; condanna altresì gli stessi al pag amento delle spese di giustizia, che sino alla pubblicazione della sentenza si liquidano in € 2.652,53 (duemilaseicentocinquantadue/53)”