Sono scesi in strada questa mattina di buon’ora i residenti di Santa Palomba per un’iniziativa spontanea contro degrado e prostituzione. Armati di scope, sacchi, guanti e quant’altro i cittadini hanno provveduto a ripulire larghi tratti della Via Ardeatina che ogni giorno “ospita” i salotttini in bella mostra delle prostitute; di notte poi in ogni piazzola – specie di inverno – viene acceso un rogo con materiali di fortuna, un vero pericolo non solo per l’elevato rischio incendi ma anche per la salute considerando che a bruciare, oltre alla legna, c’è di tutto.
“Prostitute, buche, traffico insostenibile, inquinamento, impianti a rischio di incidente rilevante di cui nessuno ci informa, siamo veramente disperati”, è il grido della popolazione residente.
Problemi che si sommano a problemi, come le difficoltà ataviche di una stazione che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita di una città e che invece giace nel dimenticatoio, abbandonata a sé stessa e snobbata da tutti con in primis le istituzioni locali e non.
E la sicurezza ovviamente, sulla quale giusto ieri il Sindaco Fucci era intervenuto: “Nelle ultime settimane – spiegava il primo cittadino – si sono svolte due operazioni anti-prostituzione nel quartiere ad opera di Carabinieri e Polizia Locale, che hanno visto l’identificazione di decine di prostitute e clienti. Quello che serve nel quartiere è un controllo costante, così come richiesto con forza da residenti, pendolari e associazioni. Nei prossimi giorni incontrerò il Comitato di Quartiere e ho scritto nuovamente al Prefetto per sollecitare una risposta: ritengo necessario che le istituzioni deputate intervengano attivando l’operazione ‘Strade Sicure’ anche in provincia e nei quartieri più periferici come quello in oggetto. Vogliamo garantire la sicurezza dei nostri concittadini e il decoro pubblico, ma non possiamo farlo da soli”.
Ma alle parole, alle belle intenzioni, servono fatti – e non qualche intervento palliativo sporadico buono più per il marketing che per altro – altrimenti si resta solo nella sfera degli spot elettorali che da qui in avanti, giustappunto, siamo sicuri si faranno sempre più martellanti e faranno di Santa Palomba “la priorità assoluta dei programmi della futura amministrazione di Pomezia”.
“Siamo visti come una zona dove costruire solo industrie e discariche ma noi qui ci viviamo anche se non interessa a nessuno. Finiremo tutti per morire di tumore”. Parole che riportano tutti alla realtà e con le quali chi vorrà amministrare a partire dal prossimo giugno la città dovrà inevitabilmente fare i conti.