Slitta ancora la soluzione per il famigerato cavalcavia pedonale sulla Pontina a Pomezia, all’altezza di Via Poma, chiuso da oltre due anni. Purtroppo infatti, come appreso da Anas da noi contattata, i tempi inizialmente comunicati nei mesi scorsi, a causa del ‘lockdown’, non saranno rispettati e bisognerà attendere ancora. Il ponte, lo ricordiamo, è stato interdetto all’uso nell’agosto 2018 ma qualcuno, purtroppo, ha continuato ad usarlo malgrado i pericoli per la sicurezza.
E’ sempre bene ricordare però che, in quel tratto della statale 148, non esistono soluzioni “B” per andare da una parte all’altra della strada; l’alternativa è infatti quella di percorrere a piedi la parallela della Statale 148 utilizzando un sottopasso privo di marciapiedi – con evidenti rischi e con in più il problema dell’allungamento dei tempi (30-40 min contro i 10 dell’attraversamento del ponte) – oppure continuare a violare l’ordinanza di chiusura salendo sul cavalcavia.
Un problema grave fatto presente com’è noto a più riprese dal Comitato di Quartiere 2P (Poma-Pisacane) anche all’Amministrazione comunale di Pomezia alla quale è stata chiesto in questi anni (ma invano) una soluzione tampone, come ad esempio quella di istituire una navetta. Infine il conto degli incidenti fermo “fortunatamente”, almeno stando alle informazioni in nostro possesso, a due feriti e un morto proprio a causa dallo scellerato attraversamento a piedi della Pontina in quel tratto.
Il progetto di sostituzione
Per tutti questi motivi era stato richiesto un intervento urgente agli enti competenti. Oggi, dopo il passaggio di consegne da Astral, è Anas ad occuparsi della sua gestione. «Il cavalcavia pedonale che sovrappassa la strada statale 148 “Via Pontina” a Pomezia, all’altezza di via Poma, è stato oggetto di accurate indagini da parte dei tecnici Anas (Gruppo FS italiane) che hanno accertato la necessità di provvedere alla sua demolizione e ricostruzione», faceva sapere per l’appunto Anas da noi interpellata nel febbraio scorso. Tre i mesi di tempo a partire da quella data – dunque sarebbe stato necessario attendere almeno maggio – per far sì che venisse completata la progettazione della nuova struttura. Purtroppo però lo scoppio della pandemia anche in Italia, così come per molti settori, ha scompaginato le carte in tavola bloccando, o meglio “congelando”, l’intero progetto in essere. Ad ogni modo l’intervento consentirà di avere un nuovo cavalcavia, che sarà inoltre accessibile anche ai disabili, diversamente da quello esistente; la sua progettazione, sempre da quanto appreso nei mesi scorsi, procederà in contemporanea con quella dell’altro cavalcavia pedonale già demolito all’altezza di via Vaccareccia, per il quale la progettazione e la realizzazione sono a cura di Astral S.p.a. con finanziamento della Regione Lazio. Sui nuovi tempi però ancora nessuna certezza.
Risponde ancora Anas
Pochi giorni fa siamo riusciti tuttavia a contattare nuovamente Anas che ci ha illustrato le complicazioni sorte nel frattempo: «La nuova struttura per il cavalcavia pedonale in argomento è in fase di progettazione, i tempi precedentemente comunicati hanno subito dei rallentamenti a causa del lockdown, Anas conta di ultimare la fase di progettazione entro la fine dell’anno in corso». Insomma, servirà aspettare ancora, con buona pace dei residenti.