Sono stati resi noti i dati di un’indagine condotta e pubblicata online da “GEDI Gruppo Editoriale” dall’eloquente titolo “L’Italia delle slot”, un focus sul gioco d’azzardo nel nostro paese.
A questo link è possibile consultare qualsiasi comune e il dato per Pomezia è a dir poco allarmante. I numeri prendono in considerazione il denaro giocato alle cosiddette VLT, le Videolottery (o VLT) che accettano anche banconote, le quali sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte, e alle AWP, Chiamate anche “New Slot” , che accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie. Il comune di Pomezia ha una popolazione di 63.268 abitanti con un reddito pro-capite pari a 18.954€.
Ebbene, nel 2016 è stata giocata la cifra record di quasi 70 milioni di euro; oltre 1.000 euro la somma pro-capite spesa in città (più del doppio rispetto ad Ardea dove se ne spendono poco più di 400), in pratica un intero stipendio in fumo all’anno.
Ovviamente il concetto è stato “estremizzato” volutamente per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema: è opportuno sottolineare infatti che il dato ottenuto, i 1.000 euro spesi all’anno, si riferiscono alla ripartizione della somma totale spesa nelle “macchinette” per il numero di abitanti.
Al minimo anche l’indicatore che descrive la virtuosità di un Comune: l’indice è calcolato su una scala da 1 a 5. Più è alto e più il comune è virtuoso e quindi con una bassa diffusione di slot e con poche giocate. Inutile sottolineare di come Pomezia abbia fatto registrare il valore “1” contro il ben più positivo “3” di Ardea.
Stando ai dati pubblicati a Pomezia risultano attive 512 apparecchi (427 AWP, 85 VLT). Tra i comuni del litorale, considerando il quadrante sud di Roma Ardea-Anzio-Nettuno, Pomezia è la città “peggiore”, tanto da poter esserne definita come la capitale del gioco d’azzardo. Ma un dato positivo c’è, seppur minimo: le giocate complessive sono infatti in calo rispetto al 2015 (-2,5%) e, di conseguenza, il valore delle stesse pro capite: nel 2015, infatti, erano stati scommessi 1.134,90 euro a persona.
A Pomezia, lo ricordiamo, la questione del gioco d’azzardo, specie nella sua accezione patologica, è al vaglio dell’amministrazione: ad aprile di quest’anno, a tal proposito, si era svolto un importante consiglio comunale sull’argomento.