Pensavano di averla fatta franca, ma non avevano fatto i conti con i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pomezia che, al termine di una complessa attività investigativa, hanno arrestato due italiani, di 45 e 54 anni, con precedenti, con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
I due, nel maggio dello scorso anno, si erano introdotti presso un negozio che si occupa di rivendita di oggetti usati, situato nel centro pometino, e col volto travisato ed impugnando una pistola, avevano minacciato i dipendenti per farsi consegnare l’incasso.
Nella circostanza il titolare dell’esercizio, nel tentativo di disarmare i due malviventi, ingaggiava con questi una colluttazione e veniva colpito alla testa con il calcio della pistola.
I due rapinatori, senza riuscire ad asportare nulla, si davano quindi a precipitosa fuga dopo aver indirizzato l’arma verso il titolare a scopo intimidatorio.
Le attività di indagine, attraverso l’analisi di diversi filmati di sistemi di video sorveglianza presenti nella zona unitamente alle attività forensi svolte in fase di sopralluogo e di successiva comparazione biologica dei reperti svolta dal Ris di Roma, hanno consentito di individuare ed assicurare alla giustizia i due responsabili.
Per loro, infatti, sono scattate le manette a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri – Ufficio G.I.P., su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Gli arrestati sono stati quindi condotti presso la casa circondariale di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.