Un appello a tutti i cittadini di Pomezia e Ardea.
E’ quanto ha rivolto l’associazione Latium Vetus agli abitanti che hanno a cuore la tutela paesaggistica del loro territorio, che si vuole proteggere attraverso un nuovo vincolo, richiesto attraverso una raccolta firme indirizzata al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
“Cari Cittadini abbiamo bisogno di voi! – inizia l’appello – dopo molti mesi trascorsi a parlare di progetti legati al ciclo di lavorazione dei rifiuti da realizzare nel nostro territorio di Pomezia ed Ardea, come il ben noto progetto presentato da Cogea s.r.l., da realizzare di fronte al complesso duecentesco di Torre Maggiore, ma anche altri, come quello per la realizzazione di una centrale biogas in località Tor di Bruno presentato da Suvenergy, oppure quello relativo ad una discarica di inerti a 100 mt dal quartiere di Roma 2, o anche il progetto per un impianto per il recupero e lo stoccaggio di rifiuti non pericolosi di fronte alle abitazioni di Santa Palomba, ecc ecc. possiamo finalmente occuparci di una notizia positiva che tutti ormai avrete avuto modo di sentire: l’approvazione avvenuta il 18 maggio scorso da parte della competente Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, organo periferico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di una proposta di vincolo paesaggistico denominata “Ambito delle tenute storiche di Tor Maggiore, Valle Caia e altre della Campagna Romana”.
Possiamo dircelo, si tratta dell’avvio di uno storico provvedimento che punta a riconoscere su un area di circa 2000 ettari inclusi nei territori dei Comuni di Pomezia ed Ardea un ambito di notevole interesse pubblico per le sue caratteristiche paesaggistiche uniche!
Si pensi che nel testo del provvedimento di tutela del Ministero è scritto infatti che i territori (ed in particolare la zona di Santa Palomba e Tor di Bruno e i territori che le collegano) formano un insieme paesaggistico di notevole bellezza, “caratterizzato dalla persistenza delle caratteristiche agro-silvo- pastorali che per secoli hanno connotato, in generale, la Campagna Romana e che in questo lacerto si sono mantenute pressoché intatte, nonostante vari fenomeni sparsi di urbanizzazione”.
E’ un vero riconoscimento, un vero premio per i nostri territori, che vengono definiti meritevoli di tutela e non idonei allo sfruttamento economico legato alle più disparate ed impattanti attività antropiche, come la realizzazione degli onnipresenti capannoni industriali, magari da riconvertire nostro malgrado al trattamento dei rifiuti, ma che lancia invece un’innovativa visione di utilizzo del territorio legata al rispetto del verde, del turismo sostenibile, della valorizzazione dei beni monumentali! Insomma una visione a parer nostro molto lungimirante!
La partita, tuttavia, è solamente appena iniziata! Perché, inutile dircelo, sono già iniziate a circolare proposte per perorare una ridefinizione del provvedimento di avvio in senso peggiorativo. Si continua insomma a fare come sempre fatto: accennare a parole altisonanti come “sviluppo” ed “investimento”, che spesso servono solo a coprire speculazione che non ha vere ricadute positive sul territorio (specchietto per le allodole che maschera ulteriori problemi impattanti sull’ambiente da scaricare sulla pelle dei cittadini).
Crediamo che coloro i quali amano Pomezia, Ardea e questo territorio non possano permettere che la proposta di vincolo venga stralciata o mutata, ma debbano impegnarsi attivamente perché questo non accada: il territorio ha insomma bisogno del supporto dei suoi cittadini!
I cittadini di Roma 2, Santa Palomba e Tor di Bruno hanno lanciato nelle scorse settimane una raccolta di firme da indirizzare al Ministro dei BB. CC., On.le Dario Franceschini, per esprimere apprezzamento e sostegno nei confronti di questa proposta di vincolo e chiedere che venga cosi approvata dal Ministero dei Beni Culturali: l’Associazione Latium Vetus sostiene questa nobile iniziativa e chiede a tutti i cittadini di mobilitarsi e di raccogliere anch’essi le firme.
Troverete il modulo firme qui di seguito, disponibile da scaricare e stampare: si tratta di un foglio per la raccolta di appena 10 firme. Ogni cittadino può, tramite questa iniziativa, fare tantissimo per sostenere questo provvedimento ministeriale che aiuterà il nostro territorio ad essere finalmente tutelato: bastano anche poche firme, raccolte da ciascuno, per produrre un numero enorme di firme!”