Il Sindaco e la Giunta hanno approvato la variante al Piano Particolareggiato Esecutivo del Comprensorio industriale D, deliberato dalla Regione Lazio il 19/10/2007 (Deliberazione della Giunta Regionale n. 774). L’intervento ricade all’interno dell’area compresa tra la S.P. Pontina, all’altezza del sottopasso di via Spaventa (Hotel Selene), e la strada di piano prevista che congiungerà l’attuale complanare di via Pontina fino a via dei Castelli Romani, all’altezza della sede Asl.
“La variante – spiega l’Assessore Giuliano Piccotti – consente di migliorare il progetto approvato nel 2007 con opere importanti per la Città di Pomezia. Sarà finalmente realizzata un’arteria stradale che collegherà la complanare di via Pontina all’altezza del sottopasso di via Spaventa fino a via dei Castelli Romani altezza della sede Asl, per una lunghezza di circa 1 Km. Questo consentirà di alleggerire il traffico attuale sul bivio di via Roma/via del Mare e sarà una fondamentale alternativa per l’ingresso e l’uscita dalla Città”.
“Inoltre è stata prevista la realizzazione di una rotatoria per la fluidificazione del traffico proprio in prossimità dell’incrocio tra la nuova strada e la complanare di via Pontina. Il progetto, che interessa 54.000 mq di territorio, prevede la realizzazione di circa 6.000 mq di area adibita alla logistica, circa 3.000 mq di area per il terziario avanzato, circa 6.000 mq di area commerciale: un impulso importante per lo sviluppo economico e occupazionale della Città”.
“La variante risponde ai principi dell’interesse pubblico – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – Prevede infatti, oltre alla nuova strada, la cessione da parte del privato di 1.500 mq di aree a verde pubblico e la risoluzione definitiva dell’annoso problema dell’allagamento del sottopasso di via Spaventa. Continuiamo a lavorare sul versante di un’urbanistica che mette il benessere della Città e dei cittadini al primo posto: oggi Pomezia non è più il territorio delle speculazioni edilizie, ma una Città in cui l’Amministrazione comunale dialoga con i privati per ampliare gli spazi pubblici, come i parchi e i giardini, per implementare le opere pubbliche, come le strade e i parcheggi, per recuperare e valorizzare le aree degradate e abbandonate”. La variante prevede un investimento da parte del privato di circa 20 milioni di euro, di cui 1,5 in opere pubbliche.