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URBANISTICA: (QUASI) TUTTO APPROVATO

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E’ terminato alle due di notte. Dopo l’importante approvazione dei comparti I, E ed F, dove sorgeranno sia edifici in edilizia popolare e convenzionata – attraverso le cooperative – che in edilizia privata, i toni del Consiglio Comunale, forse per l’ora e la stanchezza, sono scesi e le votazioni hanno richiesto meno tempo. In un’ora e mezza sono stati infatti approvati tutti i restanti punti all’ordine del giorno tranne l’ultimo, il programma di intervento FATA.\n\nDa segnalare la presenza del pubblico nella palestra: una decina di irriducibili sono riusciti a resistere fino alle 23:00, poi, piano piano, sono andati via, complice anche il freddo.\n\nAdesso pl giorno di festa servirà a tutti i nostri amministratori non solo per riposarsi, ma anche per pensare all’immediato futuro: nei prossimi giorni, infatti, oltre alle commissioni consiliari, dovranno essere convocati altri consigli comunali, sia per affrontare il Piano Regolatore Generale che per votare il regolamento per le graduatorie di assegnazione delle cooperative che vorranno costruire nei comparti appena approvati. La delibera, infatti, è di tipo attuativo e non necessita dell’approvazione della Regione. Dopo l’affissione all’Albo Pretorio sarà esecutiva, quindi si prevede che gli uffici comunali saranno subissati dalle domande delle cooperative che vorrebbero l’assegnazione di un lotto. Tirando le somme di questo consiglio fiume, possiamo dire che quello che ha maggiormente stupito è proprio il suo svolgimento: per la maggioranza sarebbe stato molto più facile far passare tutti i punti con il quorum più basso della seconda convocazione, invece al primo appello c’erano quasi tutti, tranne i perennemente assenti – che non si sa perché siano consiglieri, visto che non hanno mai rappresentato nessun cittadino – e coloro che, stando fermamente all’opposizione, erano presenti fisicamente ma non a livello legale, non dando la loro disponibilità all’appello. C’era chi entrava ed usciva, chi chiacchierava, chi leggeva il giornale e chi si faceva semplicemente i fatti propri, risvegliandosi magari al momento del voto, ma almeno c’è stata più partecipazione rispetto alle altre volte. Speriamo quindi che Babbo Natale abbia portato in dono ai nostri politici maggiore responsabilità nei confronti della città e dei cittadini, meno litigiosità e più coerenza tra il dire ed il fare. Hanno ancora qualche mese per dimostrarlo (o smentirlo), dopodiché i giochi dovranno essere per forza rifatti. In che modo lo sapremo solo dopo le elezioni.

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