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TUTTI CON(TRO) CELORI…
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Chi sosterrà Celori nella sua candidatura a Sindaco di Pomezia? La domanda, a due mesi esatti dalle elezioni, è più che lecita, visto che da tutte le parti, appena il PDL ha ufficializzato la sua scelta, sono iniziate le fughe, interne ed esterne, reali o presunte, immediate o annunciate.\n\nPartiamo dalla coalizione che avrebbe dovuto portare aventi un progetto comune al PDL. L’UDC ha parlato chiaro durante la conferenza stampa organizzata per presentare la candidatura di Angelo D’Avino nella lista dell’Unione di Centro, lo scorso venerdì: Gaetano Penna ha dichiarato che la candidatura di Celori è arrivata senza un accordo tra le forze politiche, portando addirittura ad una spaccatura interna al PDL, partito che, nell’unico incontro -peraltro organizzato proprio dall’UDC – tra tutte le forze del centrodestra, non ha neppure sottoscritto il programma. “L’imposizione di una candidatura “dall’alto” – ha commentato Penna – ha causato la rottura dello schema del centrodestra, creando disorientamento tra diversi movimenti politici. Per questo abbiamo avviato negli ultimi giorni un confronto con gli altri partiti, come FLI ed API, per capire se ci sono le condizioni per creare un polo di centro”. E la sensazione che quanto dichiarato dal commissario dell’UDC corrisponda ad un “meglio soli che con Celori” la conferma il documento firmato dai rappresentanti di partiti e liste che avrebbero dovuto comporre la grande coalizione del centrodestra. Tra questi spiccano ovviamente i nomi di Massimiliano Cruciani, Giorgio Puggioni, Romano Errico e Valter Valentini, ossia quella parte del PDL che ha sempre contestato la candidatura dell’ex consigliere regionale. “La città di Pomezia – si legge nel documento politico – per molto tempo è stata carente di amministratori che l’abbiano saputa guidare nello sviluppo, anche quale polo industriale di Roma. La maggiore defezione arriva dai partiti che hanno sempre voluto imporre per gli enti locali gli schemi o formule nazionali quasi sempre non corrispondenti alle esigenze del territorio. Anche alla vigilia di questa tornata elettorale il fenomeno di imporre dall’alto candidati e soluzioni politiche si rinnova. Noi partiti e liste civiche presenti in questa riunione (svoltasi nel pomeriggio del 14 marzo, ndr) diciamo no a queste logiche tese solo alla conquista del potere. Per evitare tutto ciò, vogliamo trovare in una piattaforma comune sia in termini programmatici che politici, per firmare un “Patto per Pomezia” che garantisca di nuovo quello sviluppo per il lavoro, l’occupazione, la casa, le infrastrutture, servizi sociali, sostegno ai più deboli ed alle famiglie, che deve rimanere il punto focale della nostra società. Il progetto rimane aperto a quelle forze che si riconoscono nei valori di autonomia amministrativa e del territorio. La garanzia di successo da quanto sopra affermato deriva dalla sicurezza di essere portatori diretti delle esigenze e dei bisogni che nascono e vengono suggeriti dalla comunità”.\n\nIl documento è siglato da UDC, API, FLI, Forza del Sud, C.R., PSDI, Lista Civica Voce del Territorio, Nuovo PSI, Democrazia Italiana, Lista Civica Sport e Cultura, oltre ai quattro rappresentanti del gruppo consiliare del PDL citati prima.\n\nUna posizione dura, quindi, che mette il PDL davanti ad una scelta: andare avanti comunque nella propria scelta, accompagnato dalla Lista Minerva Tritonia, o rivedere le proprie posizioni. La possibilità di un terzo polo – e quindi del frazionamento dei voti degli elettori del centrodestra – porterebbe quasi sicuramente ad una sconfitta, soprattutto se calcola che chi si riconosce in posizioni moderate, stanco di tutti questi giochetti, potrebbe decidere di dare la sua preferenza ad uno dei tanti movimenti di cittadini nati in questi mesi. Proprio oggi è arrivata la notizia che le “Associazioni 4 Riunite” si sono già tirate indietro, scegliendo un proprio candidato a sindaco, identificato in Francesco Cefalo. Con lui i candidati ufficiali salgono a 6: Enrico De Fusco, Alba Rosa, Luigi Celori, Fabio Fucci ed Amedeo Nardi. Manca ancora il rappresentante del Movimento Comunale Italiano di Massimo Ciccolini, che si è dichiarato pronto a fare un passo indietro per poter improntare un discorso comune con le altre liste, con le quali scegliere insieme un nome che possa soddisfare le aspettative di tutti. Senza contare che, dal cilindro, potrebbe uscire ancora qualche sorpresa, magari dei passaggi “dall’altra parte della barricata” da parte di qualcuno che forse preferirebbe “passare al nemico” piuttosto che schierarsi con persone che in passato sono state coinvolte in scandali e tangenti.\n\nIntanto il tempo passa ed il 15 maggio si avvicina…