Il Comune di Ardea ha aperto al contributo dei cittadini la sua compilazione e gli Amici di Grillo Ardea, gli unici ad accogliere l’invito, non si sono tirati indietro ed hanno visto accolte le loro proposte, in modo particolare rivolte alle questioni riguardanti la trasparenza amministrativa e la lotta alla corruzione. Quanto approvato specifica il codice di comportamento nazionale dettato con DPR n. 62/2013 e le successive modifiche e reca i principi-guida del comportamento e dei doveri dei soggetti che operano presso il Comune. Le disposizioni dettate dal codice si applicano al segretario generale, al personale in posizione di comando presso il Comune, ai dipendenti e ai dirigenti assunti a contratto. Il codice si applica anche ai consulenti, agli esperti e alle persone che a qualunque titolo collaborano allo svolgimento delle attività del Comune e all’esecuzione di contratti o appalti di opere e forniture di beni e servizi per il Comune, nonché ai dirigenti, ai dipendenti ed ai componenti dei Consigli di amministrazione delle società partecipate dall’ente e ai loro consulenti e collaboratori. Dopo aver codificato l’atteggiamento che il dipendente comunale deve tenere in caso di regali compensi ed altre utilità, partecipazione ad associazioni e organizzazioni, e vigilanza sull’applicazione delle disposizioni sul conflitto d’interesse, con l’articolo 6 (Prevenzione e Lotta a corruzione) si affronta in modo chiaro ed inequivocabile uno spinoso argomento che da sempre è motivo di contrasto tra cittadino ed istituzioni. “La prevenzione della corruzione si espleta attraverso uno strumento semplice e trasparente: l’informazione ai cittadini” si afferma sul codice “Cosi come la legge prevede, ogni gara, contratto, affidamento diretto, deve essere documentato in ogni suo aspetto tenendo conto che i documenti resi pubblici devono mettere in condizione il cittadino di idealmente sostituirsi al dirigente per condividerne le scelte”.
Affrontando il tema della prevenzione della corruzione il codice continua: “Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell’amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione, presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione e, fermo restando l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell’amministrazione di cui sia venuto a conoscenza”.
Trasparenza e tracciabilità, altri due temi molto caldi in una città come quella di Ardea sono così affrontati: “Il dipendente assicura l’adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell’elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. La tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità. I processi procedimentali dovranno essere pubblicati sul sito istituzionale. La tracciabilità e la trasparenza non devono essere limitate solo a taluni atti ma tutto deve seguire la stessa procedura. Sia le pubblicazioni nell’albo pretorio sia quanto riportato nei tracciati dedicati alla trasparenza amministrativa ed alla lotta alla corruzione deve essere accompagnato dall’intera documentazione utile a valutarne l’utilità e la correttezza”.
Dopo aver incassato con orgoglio le 64 faccine verdi che il Ministero della Pubblica Amministrazione e la Semplificazione assegna, attraverso il programma del sito de “La Bussola della Trasparenza dei Siti Web”, di fatto annoverando Ardea tra le pubbliche amministrazioni che per prime rispondono al 100% dei requisiti previsti dalla legge in termine di trasparenza e lotta alla corruzione, il sindaco Luca Di Fiori si appresta, con questo provvedimento, a conquistare un vero e proprio primato nazionale portando la sua città, unica per il momento in Italia, a dettare norme precise ed inequivocabili sul comportamento e le regole di correttezza che ogni dipendente comunale deve adottare nei confronti dei suoi cittadini.
Il richiamo agli obblighi di pubblicazione di ogni documento amministrativo relativo ad ogni gara, contratto, affidamento diretto, che deve essere documentato in ogni suo aspetto tenendo conto che i documenti resi pubblici devono mettere in condizione il cittadino di idealmente sostituirsi al dirigente per condividerne le scelte, segna una vera e propria rivoluzione in quanto a trasparenza.
Particolarmente soddisfatti i cittadini che sino ad oggi hanno sempre visto negata ogni richiesta di chiarimenti circa appalti particolarmente onerosi e critici per gli interessi comuni, quali quello della raccolta dei rifiuti e, di questi giorni, l’appalto delle mense scolastiche che ha visto l’imposizione di tariffe ingiustificate particolarmente onerose per i cittadini. Presto vedremo la dirigenza del comune messa alla prova su questi temi molto caldi e solo allora sarà realmente valutabile la credibilità ed il peso politico del sindaco Luca Di Fiori, amato e contrastato dalla sua stessa maggioranza.
M.S.