“Il Partito della Rifondazione manifesta preoccupazione per l’allontanamento delle giornaliste dal Municipio e la proclamazione del silenzio stampa da parte dell’amministrazione pentastellata, ed esprime solidarietà alle giornaliste Zanchi e Presciutti.
Per un giornalista, fare delle domande o formulare delle opinioni non è altro che la sua funzione e il suo diritto.
Un’azione figlia di un pensiero totalitario, che sottintende un’idea del giornalismo che pensa che i giornalisti debbano essere i vigili che dirigono il traffico, invece devono raccontare la realtà.
Riguardo a quanto è accaduto, per Rifondazione non è possibile definire in altro modo – come un atto di censura preventiva – e non fa che confermare la natura di quest’amministrazione, che su questo tema, come del resto anche su altri, invece di cercare strumenti democratici di confronto, utilizza la repressione e innalza il muro di gomma. Come per i lavoratori nelle scuole, come per gli occupanti delle case, l’unica risposta è solo il brutale pugno di ferro.
In questo caso l’assessore Filippone prima e il Sindaco dopo, hanno utilizzato la loro posizione per ergersi come censori, mentre il loro ruolo è quello di garanti della Costituzione, che tutela il diritto di espressione in ogni sua forma.
Piena solidarietà a Martina e Giulia, vigiliamo su questi atti che non fanno altro che sottrarre diritti e democrazia”.