Inoltre all’interno del partito e nella base degli iscritti e simpatizzanti sono emerse chiare forme di opposizione verso questa nomina”. “Come un buon padre di famiglia – prosegue Sarrecchia – ho cercato di far capire all’interno del Partito la coalizione non era unita sul nome, il partito correva il rischio di dividersi, gli iscritti ed elettori ci avrebbero abbandonato, determinando una situazione già vista più volte, che avrebbe portato ad una sconfitta certa”. E, per questo, l’ex segretario ha pensato di ricorrere alle primarie, per dare più importanza alla “volontà dei cittadini che dei membri di direttivo che di fatto si erano ormai allineati a sostegno della candidatura del consigliere Abate”.
Sarrecchia risponde poi a Enrico Cacciotti ed Alessandro Mari. “I giovani sono certamente un grande valore che dobbiamo difendere e sostenere, ma la politica ha bisogno anche delle grandi esperienze e capacità. Capisco l’ardore e la voglia di riscatto, la condivido e spero di trovarci insieme ad affrontare un percorso comune, ma soprattutto un fine comune”. “I cittadini – conclude Sarrecchia rilanciando l’ipotesi delle primarie – vogliono vedere la coalizione unità, un progetto credibile e fattibile senza false promesse o ingannevoli aspettative ma grande consapevolezza e necessità di affrontare insieme la rinascita della nostra comunità, ormai infettata non solo da politici incapaci ma da orde di delinquenti e affaristi. Facciamo scegliere alla gente, aprendoci alla loro volontà”.