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SEGRETARIO PD, CORSA A DUE

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Ufficializzate le candidature per il posto di segretario del PD pometino. Il posto lasciato libero da Angelo Zanecchia sarà presto preso da uno dei due candidati, Claudio Iannilli e Fiorenzo D’Alessandri. I nomi sono fuoriusciti dopo la riunione di partito svoltasi ieri sera a Pomezia, al seguito della quale Iannilli ha comunicato alla stampa il suo intervento fatto durante la riunione. “Lavoro a Pomezia dal 1980 e ci vivo da 8 anni – ha dichiarato presentandosi al pubblico – Sindacalista dal 1985, sono stato Segretario Fiom-Cgil Pomezia dal 1985 al 1990, anno in cui sono entrato in Confederazione Cgil Pomezia-Castelli-Subiaco-Colleferro, assumendone la responsabilità organizzativa”. Nel 2000 Iannilli diventa Segretario generale Cgil Pomezia, carica mantenuta fino al 2006. Segretario regionale Cgil Lazio dal 2006 al 2010, attualmenteè  dirigente politico in Cgil nazionale, Dipartimento industria, Responsabile Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. “Il nostro territorio – riporta l’intervento di Iannilli – è stato per lungo tempo la più grande area industriale del Lazio, la terza area industriale d’Italia, con produzioni d’eccellenza. Oggi, per le miopie politiche delle amministrazioni precedenti, Pomezia paga il prezzo maggiore della crisi, e Sigma-tau è solo l’ultima in ordine di tempo. Nonostante queste difficoltà rimangono ancora delle eccellenze nel territorio, di piccole e medie dimensioni, ma di grande capacità espansiva, se saremo in grado di creare le condizioni per il loro sviluppo: infrastrutture, servizi alle imprese, agevolazione sui tributi, costruzione di eccellenze come il polo ambientale, la ricerca, l’università. Spetta al Pd la costruzione di un progetto riformista ambizioso e credibile per la nostra città, la responsabilità di corrispondere a grandi aspettative con risorse sempre più scarse. E’ necessario agire su quattro grandi assi: ridurre i costi della politica nel nostro piccolo, trovare le modalità per agire in assenza di entrate, garantire lo sviluppo sostenibile, restituire credibilità alla politica e alla pubblica amministrazione. E dobbiamo partire dalla profonda convinzione che non esiste un modello già preconfezionato, occorre creatività. Lavoro, stato sociale, sviluppo e ambiente le parole chiave. Sostenere il welfare di comunità e le azioni di contrasto all’esclusione sociale; creare ecosistemi che favoriscano lo sviluppo e l’occupazione con misure a sostegno delle imprese che investono in ricerca e innovazione; scegliere il modello di sviluppo e costruire le sinergie giuste (Comune-Provincia-Regione-Governo Nazionale-Comunità Europea-parti sociali); limitare il consumo del territorio con una riqualificazione urbana e la lotta all’abusivismo; ridurre le emissioni di CO2 investendo in energie rinnovabili; lotta all’evasione con l’utilizzo delle risorse interne alla pubblica amministrazione. Partecipazione, altra parola d’ordine: sperimentare nuovi strumenti di partecipazione per la consulta dei cittadini sulle scelte più rilevanti, vedi le giurie dei cittadini, il bilancio partecipato, il consiglio comunale dei giovani”. Iannilli si rivolge poi indirettamente al Primo Cittadino di Pomezia. “Va avviata una fase di chiarimenti in primo luogo con il nostro Sindaco, a cui va tutto il mio sostegno, sia per le condizioni in cui si trova a dover operare, sia perché è espressione del Pd, con la massima consapevolezza che a nessuno di noi è mai passato per la testa l’idea di tornare a votare o di costruire le condizioni di cambiamento della maggioranza, che è e rimane quella che il popolo ha votato. Ma in questo ultimo periodo incomprensioni, isolamento, scelte non sempre adatte alle circostanze, troppe pressioni da parte dei consiglieri, troppe assenze, hanno  penalizzato il nostro partito a cui, ad oggi, non viene riconosciuta la giusta rappresentanza. E con la stessa consapevolezza va ricercata la convinzione che esistono dei confini ben delineati, quelli che hanno portato il Pd ad essere il primo partito della coalizione di governo su un programma che impegna tutti noi. Vanno ricercate le giuste sinergie con la coalizione di governo nella massima trasparenza dei rapporti e nel rispetto del mandato dei cittadini. E allo stesso tempo va ricercato un proficuo dialogo con le forze di sinistra che oggi si trovano inspiegabilmente all’opposizione e stanno  mostrano segnali di cambiamento profondi”.

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