Ronde popolari per difendere il territorio dall’illegalità e dalla criminalità. È quanto chiede il segretario comunale della sezione di Ardea de La Destra Simone Centore, invitando i cittadini a “mettere un po’ del loro tempo a disposizione della comunità”. “Ardea è un paese di cinquantamila abitanti – spiega Centore – dove da anni la legalità è ridotta allo stremo: abbiamo visto degradarsi giorno dopo giorno la vita in città, con la criminalità a fare da padrona, con automobili date alle fiamme, con latitanti rifugiati da anni nel territorio, con nomadi che diventano stanziali portando solo illegalità, con imprenditori “disinvolti” che si beffano sia delle regole sia di coloro che con sacrifici cercano di tirare a campare con attività oneste. Vi sono poi altri che accampano diritti sulle proprietà dello Stato, speculando quasi a costo zero, e nessuno fa nulla o non può fare nulla, con lo Stato in primis che ci dà la sensazione di essere assente o insufficiente”. Per Centore lo stato di sconforto traspare nelle parole di molti cittadini. “Proprio nelle ultime settimane, girando per la città, ho sentito molte persone lamentarsi, deluse ed amareggiate, dal momento che la musica è sempre la stessa: accampamenti spontanei di rom in questa e quella zona, taccheggi a danno dei supermercati e di commercianti vari, furti in casa anche in pieno giorno, al centro del paese. Per i delinquenti Ardea è diventata terra di conquista, dove ognuno fa ciò che vuole senza conseguenze. E noi che facciamo? Dobbiamo solo essere spettatori inermi davanti a tutto ciò? Credo di no, non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo restare indifferenti, dobbiamo uscire dal silenzio. Se le forze dell’ordine sono imbrigliate a causa di organici carenti in un territorio cosi vasto, chiedo a tutti quei cittadini onesti, uomini e donne, giovani e meno giovani, che vogliono vivere nella legalità e sicurezza, dare un futuro migliore alle proprie famiglie e crescere i figli con serenità nella nostra città, di mettere un po’ del proprio tempo a disposizione della comunità. Uniamoci nel tutelare noi stessi, iniziando pacificamente e senza armi, con le ronde popolari volte ad aiutare i tutori della legge. Facciamo vedere – conclude Centore – a tutte quelle persone male intenzionate che ad Ardea ci sono ancora persone oneste che hanno dei valori, che non vogliono piegarsi davanti ai soprusi di chi con l’illegalità la fa da padrona”.
Giuseppe Marrone