Ignazio La Russa è stato eletto Presidente del Senato della Repubblica Italiana, inanellando un nuovo importante traguardo all’interno della sua lunghissima storia politica. Leader della Destra giovanile – di lui si ricorda l’importante esperienza nel Fuan e il Fronte della Gioventù -, fino ad essere riconfermato puntualmente alle Camere dal 1992 in poi. Non solo un politico, ma un riferimento saldo di un mondo politico all’interno delle istituzioni italiane.
Con l’elezione a seconda carica dello Stato, festeggia nel migliore dei modi i trent’anni di servizio all’interno delle Camere, Parlamento e Senato della Repubblica. Ha trionfato grazie a un accordo che si è dimostrato vincente quest’oggi, dove i maggiori partiti del Centrodestra, ovvero Fratelli d’Italia e Lega, hanno consegnato il Senato ai meloniani e proveranno a lasciare la Camera dei Deputati alla gestione della Lega.
L’esperienza parlamentare di Ignazio La Russa
L’attuale Presidente del Senato della Repubblica è uno dei maggiori intenditori, su tutto il palcoscenico istituzionale e parlamentare italiano, dei regolamenti che muovono il Parlamento italiano. Nella scorsa legislatura, ha rivestito la carica di Vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana. Ancora prima, dal 2008 al 2011 è stato Ministro della Difesa del Governo Berlusconi. Un’esperienza che ha vissuto anche come presidente prima di Alleanza Nazionale e successivamente di Fratelli d’Italia, all’epoca appena nato e sotto la soglia del 3%.
Ma la storia politica di Ignazio La Russa inizia nella Milano degli Anni di Piombo e l’assassinio del giovane Sergio Ramelli, con cui ha condiviso la militanza nel Movimento Sociale Italiano e soprattutto nel Fronte del Gioventù, realtà giovanile della Destra di cui lui stesso fu leader. Dopotutto, l’appartenenza a quel mondo politico era di famiglia: il padre avvocato, fu prima segretario a Paternò del Partito Nazionale Fascista di Paternò e successivamente parlamentare e successivamente senatore della Repubblica Italiana con l’MSI.
Lo stipendio del Presidente del Senato
Dal 2018, Ignazio La Russa è eletto al Senato della Repubblica Italiana, ricevendo un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti. Una cifra nella media con gli altri colleghi senatori, che ricevono ogni mese uno stipendio da 14.634,89 euro contro i 13.971,35 euro percepiti dai deputati.
Nella sua ultima dichiarazione dei redditi, ben visibile sul sito del Senato della Repubblica Italiana, tra il 2020 e il 2022 Ignazio La Russa ha dichiarato un reddito complessivo pari a 356.945 euro. Una cifra questa in linea con quello dichiarato anche negli anni passati.
Foto: @Fratelli d’Italia