Prima le dimissioni di Mario Draghi, poi l’ultimo atto di Sergio Mattarella che ha sciolto le Camere e gli italiani, quindi, chiamati al voto anticipato. La data da cerchiare in rosso sul calendario è una: il 25 settembre si torna alle urne, nonostante la legislatura attuale, senza crisi, sarebbe dovuta terminare da calendario a marzo 2023. Ma quali sono i partiti e i possibili candidati ora che la campagna elettorale è ancora in corso, nel pieno dell’estate? Entro il 14 agosto, infatti, i partiti dovranno presentare i simboli elettorali, mentre per le liste ci sarà tempo fino al 22 del mese.
Taglio dei parlamentari con le nuove elezioni
Con le prossime elezioni politiche entrerà in vigore in Italia la riforma del taglio dei parlamentari, quella che è stata confermata dal referendum che si è svolto il 20 e il 21 settembre del 2020. In questo modo, quindi, il nuovo Parlamento vedrà ‘protagonisti’ 400 deputati e 200 senatori, per un taglio del 35,6% dei componenti di Camera e Senato.
Quali sono i partiti in corsa
E se la data è certa, lo stesso non si può dire dei partiti che saranno presenti perché i punti interrogativi sono ancora tanti, forse troppi visto il poco tempo a disposizione. Il centrodestra, molto probabilmente, vedrà schierati Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con L’Italia, mentre il centrosinistra dovrebbe contare su quattro liste, cioè Democratici e Progressisti, Azione Più Europa, Alleanza Verdi Sinistra e Impegno Civico.
Dovrebbero ‘correre’ in autonomia Movimento 5 Stelle e Italia Viva, mentre ItalExit di Paragone ha stretto un’alleanza con gli ex pentastellati di Alternativa. E ancora, il Popolo della Famiglia si ‘coalizzerà’ con CasaPound, Potere al Popolo e Rifondazione hanno formato Unione Popolare, mentre il Partito Comunista si è alleato con Ancora Italia e Riconquistare l’Italia.
Chi potrebbe diventare Presidente del Consiglio
La sfida, per il centrodestra, sembra essere tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, mentre quasi sicuramente Silvio Berlusconi si candiderà al Senato. Dubbi, invece, sul governo bis di Mario Draghi, che sembrerebbe essere fortemente voluto da Carlo Calenda. Certezza, d’altro canto, sul nome di Gianluigi Paragone, come candidato presidente del Consiglio di Italexit, e di Marco Rizzo alla guida della lista Uniti per la Costituzione.