“Mi sembra doveroso ringraziare tutte quelle persone che si sono spese in questi giorni in un progetto politico nuovo: domenica tutto quello che è successo è più di tutto ciò che potessi lontanamente immaginare. Molte persone, pur non conoscendo Matteo Renzi, si sono messe ad ascoltare, tramite me, le sue proposte e, convinti più che mai, hanno creduto in un progetto in cui tutti ci davano perdenti in partenza. In questi 4 giorni hanno sperato fino all’ultimo secondo che Ardea si confermasse un paese con le mura insonorizzate, tanto da non sentire le campane del cambiamento, il vento del nuovo che avanza e che è pronto a dare un segnale forte in un’Italia che ha subito 20 anni di Governi guidati da persone che hanno portato avanti la politica degli interessi. La politica delle poltrone e dell’inganno, una politica basata sull’accordo per sistemare amici e compari, ma che non ha mai rispecchiato i bisogni dei cittadini, al contrario di come era stato tanto sbandierato nelle campagne elettorali. Ho creduto in Matteo Renzi perché ha avuto il coraggio di andare da solo quando il 90 % del Partito Democratico è schierato per il suo Segretario; ho sostenuto Matteo sempre più convinto, perché è una persona capace di dare una svolta definitiva ad un’Italia che da anni vede soltanto diminuire i servizi ed aumentare le tasse.
Io ed altre 405 persone qui ad Ardea abbiamo votato Matteo Renzi ed aspettato fino a notte fonda un risultato che è stato un successo clamoroso. Voglio perciò ringraziare ogni persona che ci ha messo il cuore: i giovani rappresentanti di lista Francesco, Morena e Ylenia, Viviana che è stata straordinaria, Fulvio, Alessandro, Andrea, Sharon, Luca, Mattia , Lucia, Mario, Roberto e tanti altri sostenitori. Voglio soprattutto ringraziare mio padre, Antonino Abate, che malgrado abbia sostenuto la linea politica di Bersani, ha rispettato con i fatti e non con le parole la parola democrazia, rispettando il mio pensiero.
Per la prima volta una nuova generazione combatte lealmente e a viso aperto una battaglia serena e dura. Noi vogliamo cambiare il paese. Se gli italiani ci daranno credito, proveremo a costruire un futuro diverso da quello che ci hanno preparato, scendendo in strada. Fuori dai palazzi del potere, fuori dalla logica dei vitalizi e dei privilegi. Abbiamo incontrato il paese profondo, quello vero, quello bello, quello che soffre la crisi ma ci prova, quello che riesce.
Noi abbiamo scelto di navigare in un mare aperto, abbiamo deciso di rischiare, senza inciuci. Ci siamo esposti con coraggio e senza timore dicendo che c’è un momento in cui la dignità è più forte del compromesso e la bellezza è più forte della pavidità. Scendiamo in campo per cercare di restituire la speranza al paese, per raccontare noi i 20 anni che non abbiamo ancora vissuto. Adesso, ora la storia la vogliamo scrivere noi, Domenica 2 Dicembre, attraverso il sostegno a Matteo Renzi”.