“La politica è trasparenza – riporta il documento – è pensare ed agire per il benessere degli altri, è sacrificio, e inclusione: per questo pensiamo che la fuoriuscita del Partito della Federazione della Sinistra dalla nostra coalizione è una grave perdita, perché non possiamo sostituire il valore politico che questo partito possiede. Abbiamo il dovere di confrontarci e trovare le giuste soluzioni affinché rientri la posizione politica che la Federazione della Sinistra ha intrapreso”. Ma come? Rispondendo alle polemiche sollevate, come ad esempio quelle riguardanti il personale di staff, ormai salito a 25 unità. “E’ importante – spiega il documento – che nelle scelte del personale ci siano le giuste motivazioni e la necessaria efficacia, legate ad una qualità professionale in grado di soddisfare la domanda cittadina”. Come a dire che non tutte le persone assunte come staff sono state scelte per il loro valore… “Non condividiamo – prosegue a conferma la nota – l’uso eccessivo dello strumento, poiché tale abuso sarebbe finalizzato alla soddisfazione delle varie richieste personali”. Solo la funzionalità e la qualità, viene specificato, danno il giusto senso alla necessità di avere personale in staff. Molto meglio sarebbe procedere con i concorsi pubblici. “Dobbiamo essere credibili, non illudere i partecipanti: l’unico modo è concretizzare tali concorsi”. Ma, per evitare di dare credito a tutte le voci di concorsi-farsa che ormai da più di un anno girano per la città, il PD precisa che ha “il massimo rispetto di chi ricopre cariche politiche elettive, quindi diffida ogni azione di offesa e oltraggio alla figura dei nostri dirigenti politici e dei nostri rappresentanti amministrativi”. Per quanto riguarda i problemi di scuola, sanità e politiche sociali il PD se la prende con il Governo Centrale di centrodestra, prendendone le distanze: “Pensiamo che questi debbano essere i temi e le priorità di un’amministrazione di centrosinistra e dobbiamo dimostrarlo con i fatti, con azioni e progetti che garantiscano la punto di vista economico la realizzazione degli stessi”.
Altra questione spinosa che ha diviso la maggioranza è l’Università. “Dobbiamo avere il coraggio di continuare nella strada intrapresa, per ridare alla città un’Università credibile”. Credibile solo se viene fatto al più presto un nuovo accordo con La Sapienza o con un’altra Università pubblica.
E un cambio di rotta viene chiesto anche per la Pomezia Servizi. “In questi anni il PD ha sostenuto la nascita di una municipalizzata, ma adesso abbiamo il dovere di perfezionare ulteriormente questa nostra Azienda, dandole la possibilità di crescere in tutti i settori e attività che rappresentano un costo notevole per l’Amministrazione”. Come la gestione dei tributi, nuovamente affidata ad una società esterna nonostante l’esperienza negativa con l’A.Ser. “Affidare questo servizio a società esterne rappresenta un notevole dispendio economico e non possiamo permettercelo. Affidarlo alla Pomezia servizi, che ne ricaverebbe vantaggi in termini di professionalità e competenza, rappresenta l’unica soluzione in grado di coniugare risparmio ed efficienza”. Già, perché con la società concessionaria privata il Comune ha una spesa del 18%, mentre con la Pomezia Servizi il “contributo” sarebbe solo del 3%.
Le tematiche trattate chiudono con l’urbanistica, “una questione importante, sulla quale non si può ragionare in termini di business commerciale”. Che sia un’allusione?
“Questo – conclude il documento riferendosi alle proposte fatte – è il contributo del PD: il nostro obiettivo è quello di incentivare il valore politico della coalizione che ha vinto la tornata elettorale, non quello di dividere”.
Ma gli altri partiti saranno d’accordo?