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Pomezia, il PD si prepara al 2018

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Fermento nel PD di Pomezia, dove ieri è stata presentata la nuova composizione della segreteria locale.

Nel corso della riunione è stato approvato un documento “di analisi e prospettiva” attraverso il quale, in maniera ragionata e ragionevole, si chiede a tutti coloro che nel passato o attualmente hanno ricoperto la carica di amministratore comunale di fare un passo indietro per lasciare spazio ai “nuovi”, per trasmettere ai cittadini la sensazione di un rinnovamento e cambio radicale all’interno del partito.

“Si rende necessario massimizzare i risultati fin qui raggiunti, in primo luogo il riuscito allargamento del partito a forze nuove della società”, scrive il segretario Stafano Mengozzi, che precisa che, a poco più di due anni dalle prossime elezioni, il PD vuole stilare un programma “concentrando le attenzioni su temi specifici come lo sviluppo economico (la città è ferma, con gravi responsabilità di chi la amministra). E poi la pianificazione urbanistica, tema su cui il nostro partito deve avere il coraggio di riconoscere i gravi errori del passato e ricostruire una visione più attenta allo sviluppo sostenibile”.

“E ancora la cultura, grande assente nei dibattiti politici degli ultimi anni – aggiunge Mengozzi – Per noi la cultura a Pomezia significa ricerca e innovazione, grazie a imprese illuminate che dovrebbero essere sostenute e maggiormente collegate al territorio. Ma cultura significa anche riscoprire una vocazione ricettiva, legata alla costa e alla cultura secolare che la caratterizza”.

Poi si passa al come fare. “Inutile nasconderlo, un lavoro così possiamo farlo solo se ci mettiamo alle spalle rancori del passato e velleità personali ormai fuori dal tempo. Per il Pd è arrivata l’ora di un forte rinnovamento, tanto nei suoi organismi dirigenti quanto nei rappresentanti istituzionali che verranno. Serve un partito allacciato alla società, che sappia essere nuovo nelle persone che lo rappresentano e nel suo relazionarsi con i cittadini. È solo per questo che stiamo discutendo sulla scelta, tra due anni, di chiedere a chi ha già amministrato in città di fare un passo indietro: non significa screditare il valore delle persone, ma metterle dentro un progetto che vedrà al suo apice una nuova classe dirigente. Seguendo il messaggio che ci arriva dall’alto del nostro partito, non chiediamo un orizzonte di una vita in politica. Vogliamo dare una chance a chi ancora non l’ha avuta. Specificando che non sono le ambizioni dei singoli a rendere necessario questo radicale rinnovamento: è l’ambizione del nostro partito, che vuole costruire un sentiero che ci porti alle prossime elezioni con tutte le carte in regola per vincere. Sia chiaro, abbiamo bisogno di tutti. Ma dobbiamo anche acquisire la consapevolezza di non essere eterni. Al partito serve una nuova classe dirigente per non ripetere gli errori del passato, che ci hanno portato in questa situazione”. Non solo facce nuove, chiarisce Mengozzi, ma “un nuovo modello di governo della città”.

“È di questo che dobbiamo discutere, mettendo da parte le polemiche sterili. Noi dobbiamo metterci in testa che Pomezia ha bisogno di una rivoluzione. Non quella di Fucci, orientata solo alla decrescita. All’opposto, la città richiede una riflessione che porti ad un vero piano strategico per gli anni a venire, individuando i settori e le aree di intervento per portare crescita e benessere. Valentino Castellani, sindaco di Torino negli anni 90, pensò questo strumento di sviluppo, sapendo che non sarebbe stato lui, dieci anni dopo, ad inaugurare le opere ed a prendere i meriti di una città che oggi è un modello di innovazione e crescita. Dobbiamo studiare per far crescere la nostra città. Poi sarà qualcun altro a prendersi i meriti, ma noi avremo fatto il nostro dovere. Facciamo politica per cambiare le cose, non per stare fermi a coltivare qualche piccolo interesse. Negli ultimi anni di governo abbiamo perso la fiducia dei cittadini per le scelte operate e per protagonisti non sempre all’altezza: se sceglieremo questo nuovo corso, mettendo al centro competenze e progettualità, siamo certi che il futuro saprà offrirci grandi soddisfazioni”.

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