È un po’ “inquietante” quanto riportato ieri dal quotidiano La Repubblica in un articolo a firma del giornalista Clemente Pistilli. I fatti riguardano anche Pomezia, oltre a Roma, Nettuno e Anguillara e parlano di appalti fatti per trovare società che preparino altri appalti. Ma, soprattutto, riguardano una cooperativa in particolare, che ritorna ricorrente in tutti questi appalti.
Le coincidenze vengono riportate da Pistilli, che inizia così il suo pezzo su La Repubblica:
“Capita anche che negli enti pubblici non siano più sufficienti gli appalti. E capita che si finisca a fare appalti per preparare altri appalti. Questo il caso di Nettuno, uno dei Comuni del Lazio a cinque stelle, dove va approntato un nuovo bando per affidare il servizio di raccolta rifiuti e per farlo l’ente ne ha appaltato la preparazione a un soggetto esterno. Attività aggiudicata alla cooperativa piemontese Erica, fondata e rappresentata dall’agronomo Roberto Cavallo, lo stesso che la giunta grillina di Virginia Raggi ha chiamato a Roma come esperto per trovare qualche soluzione al caos dei rifiuti nella capitale”.
“A Nettuno – spiega il giornalista de La Repubblica – l’igiene urbana attualmente è in mano alla Ipi, società romana colpita da interdittiva antimafia e commissariata. Proprio il sindaco grillino Angelo Casto, sin dal giorno del suo insediamento, ha insistito perché il prefetto commissariasse subito l’azienda considerata a rischio di infiltrazioni camorristiche e ha iniziato a combattere contro qualsiasi traccia di ecomafia. Visto che l’appalto alla Ipi scade a giugno, arrivato il momento di preparare la nuova gara i pentastellati hanno ritenuto che per tale compito non vi fossero le giuste professionalità a Palazzo e a fine novembre hanno fatto un avviso pubblico per affidare all’esterno la redazione del progetto esecutivo del servizio integrato di igiene urbana. Hanno risposto in otto e, il 9 gennaio, è stata nominata una commissione di gara per vagliare le diverse proposte. Un incarico da 30mila euro, quello per progettare il nuovo appalto”.
“Il 17 gennaio – prosegue l’articolo – la decisione: l’offerta migliore è quella della coop Erica di Alba, in provincia di Cuneo. Dunque la coop il cui fondatore è amministratore delegato è Roberto Cavallo. Chiamato in Campidoglio sempre lo scorso anno, dopo la vittoria di Virginia Raggi, l’agronomo e manager è stato prima coinvolto dalla sindaca nel progetto di miglioramento della raccolta differenziata e poi come consulente direttamente in Ama, con l’ex assessore Paola Muraro, fino a trovarsi tra i papabili alla guida dell’azienda di via Calderon de la Barca. Un esperto in tematiche ambientali, che con la sua coop, la Erica, in venti anni si è imposto nel panorama nazionale, impegnato i particolare sulla progettazione tecnica del servizio rifiuti e nelle campagne comunicative. A Roma si sollevarono polemiche quando, a discutere di tematiche ambientali, Cavallo si recò a Parma, per raccogliere indicazioni utili dall’esperienza fatta dal sindaco Federico Pizzarotti, messo al bando dal M5S. Lui spiegò subito che, in tema di monnezza, lui andava ovunque ci fosse qualcosa da imparare. E prima Muraro e poi Raggi hanno cercato di tenersi il consulente ben stretto. Ora ha conquistato anche Nettuno”.
Ma non è tutto: anche Pomezia gode dei servizi della cooperativa Erica.
“Gli incarichi per l’azienda di Cavallo, restando ai Comuni grillini, non si fermano qui – continua infatti Pistilli nel suo dettagliato pezzo – Spostandosi leggermente a nord e arrivando a Pomezia, dove venne issata per la prima volta nel Lazio la bandiera pentastellata su un ente pubblico, con la vittoria di Fabio Fucci, la Erica si occupa infatti attivamente di comunicazione nell’ambito della raccolta differenziata. E in quel centro, con Fucci che Virginia Raggi ha scelto come suo vice alla Città Metropolitana, a lavorare gomito a gomito sono da una parte la coop di Cavallo, che spiega ai cittadini come differenziare i rifiuti, e dall’altra la Formula Ambiente, che con il Cns ha vinto l’appalto per la raccolta e lo spazzamento e che è una delle coop dell’arcipelago di Salvatore Buzzi, secondo l’Antimafia la “cassaforte” dei fasciomafiosi, attività ormai nelle mani dei commissari dopo arresti e sequestri nell’ambito delle indagini su Buzzi “Il rosso” e Massimo Carminati “Il nero”. Tandem destinato a ripetersi. Ancora un po’ più a nord, sulle sponde del lago di Bracciano, e precisamente nel Comune di Anguillara, ecco di nuovo le coop create da Buzzi, nello specifico la sua ammiraglia, ovvero la 29 Giugno, che si occupa della raccolta dei rifiuti e la coop Erica di Cavallo che cura le campagne informative a favore dei cittadini. Anche quello un Comune a cinque stelle, con la vittoria sempre a giugno della grillina Sabrina Anselmo. Insomma sembra proprio che dove ci sono cinque stelle c’è Erica”.
Sicuramente saranno, come scritto all’inizio, semplici coincidenze, ma altrettanto sicuramente desta curiosità il motivo del ricorso a questa (ma poteva essere qualsiasi altra ditta) cooperativa per servizi che, di primo acchito, potrebbero essere “gestiti in casa” senza ricorrere a terzi.