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POMEZIA, COMMISSARI AL LAVORO PER RISANAMENTO BILANCIO: AUMENTI PER ACQUA E RACCOLTA RIFIUTI
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La buona notizia è che si sta cercando di risanare il bilancio. Quella cattiva è che, per farlo, verranno al più presto ritoccate verso l’alto le tariffe dell’acqua e della TARSU. Questo è quello che maggiormente importerà – e sicuramente indispettirà, visto il persistente periodo di crisi economica – ai cittadini di Pomezia rispetto a quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta questa mattina dal Commissario Prefettizio Serenella Bellucci, che dal 17 gennaio guida Pomezia insieme al sub Commissario Antonio Tedeschi. “Il nostro compito è quello di traghettare Pomezia fino alle prossime elezioni, che si svolgeranno a fine maggio – ha esordito il vice prefetto Bellocci – attraverso la gestione dell’ordinaria amministrazione e gli adempimenti di legge”. La prima cosa sulla quale i due inviati della Prefettura di Roma hanno messo le mani è il bilancio, aspetto tra i più preoccupanti. “Siamo ancora in fase di ricognizione e di analisi, ma possiamo tranquillamente affermare che Pomezia non corre il rischio del dissesto finanziario: sulla base dello studio commissionato ad un consulente finanziario dall’Amministrazione uscente, che mette in evidenza dei parametri positivi, non ci sono i presupposti per il dissesto. Certo il problema creato dall’Aser e la conseguente mancata riscossione di più di 50 milioni di euro pesa parecchio, perché si tratta di cifre inserite in bilancio tra le voci di attivo, ma che, visto il fallimento della società, sarà quasi impossibile recuperare. La conseguenza è che non c’è liquidità nelle casse comunali”. Come si può rimediare? “E’ nostra intenzione mandare avanti quanto già avviato dalla precedente Amministrazione in merito al decreto Salva Comuni (che consentirebbe un prestito di poco più di 18,5 milioni di euro che l’Amministrazione dovrà restituire in dieci anni, ndr), che consentirebbe di risanare parzialmente il bilancio e fornire la liquidità di cassa necessaria per far fronte alle ingiunzioni di pagamento. La delibera era già pronta, ma l’abbiamo fermata per adeguarla alle normative comunicate dal Ministero proprio in questi giorni. Cercheremo poi di ridurre tutte le spese, nell’ottica della spending review introdotta da Monti. Ma ci sono poi altre cose da fare per risanare il bilancio”. Del tipo? “Di sicuro rivedere le tariffe dell’acqua, ferme da anni. La legge prevede che il costo venga del servizio venga corrisposto per una certa percentuale dall’utente finale: a Pomezia, invece, il Comune andava a pagare un importo superiore a quello di sua competenza, coprendo la differenza tra quanto ricevuto dai cittadini e quanto richiesto dalla società fornitrice del servizio. Ora questo non è più possibile: siamo quindi costretti a ritoccare le tariffe”. Stesso discorso per la raccolta dei rifiuti. “Occorrerà rifare i conteggi, che porteranno anche in questo caso ad un aumento”. Anche se il servizio è spesso pessimo? “Al momento è in fase di completamento il capitolato d’appalto per la gara europea per la gestione del servizio, in scadenza a giugno. L’Amministrazione passata aveva avviato una procedura per fare un’azienda speciale, derivata dalla Pomezia Servizi, per la gestione dei servizi socio assistenziali, mentre il personale che attualmente si occupa di verde e manutenzione, dovrebbe essere assorbito dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto”. Questo porta il discorso proprio sulla Pomezia Servizi ed ai debiti del Comune nei suoi confronti, ma anche al Consorzio universitario, altra azienda partecipata. “La prima cosa da fare è risanare queste aziende. Per quanto riguarda la Pomezia Servizi si proseguirà sulla strada intrapresa dalla Giunta De Fusco, cioè la creazione di un’azienda speciale. Anche il Consorzio universitario, per legge, non può più essere una partecipata del Comune, che può essere presente solo se all’interno ci sono servizi di sua diretta gestione, come scuole materne o elementari, mentre l’istruzione universitaria non è competenza comunale. Se il consorzio dovesse rimanere comunale si dovrà rivedere lo Statuto, cambiare ragione sociale, passando come la Pomezia Servizi ad Azienda Speciale, e utilizzare il relativo patrimonio immobiliare per attività comunali. A questo si dovrebbe aggiungere la partecipazione dei privati, per abbattere i costi”. Per il Consorzio, che da un più di un mese è in concordato fallimentare a causa del grosso debito con la LUM, i problemi riguardano anche il personale, che non sa quale sia il suo destino. “Con il passaggio di società proveremo a chiedere che ai dipendenti venga mantenuto il posto di lavoro, ma purtroppo mi risulta che negli anni passati erano state assunte numerose persone “allegramente”, quindi abbiamo un numero di lavoratori che non è giustificato dagli scopi del Consorzio stesso. Dobbiamo quindi proseguire nell’opera di risanamento iniziata dal nuovo consiglio d’amministrazione”. Oltre che di economia si è parlato anche dei problemi pratici, come le numerose buche che costellano le strade del territorio e che, in questi giorni, stanno creando notevoli disagi agli automobilisti. “Per quanto riguarda le strade di competenza provinciale ho già scritto agli uffici preposti, richiedendo un immediato intervento. Per quelle comunali abbiamo iniziato a lavorare su alcuni tratti: invito i cittadini a mandarci segnalazioni in merito a questo problema, per poter fare interventi più mirati”. Perché non incaricare anche gli agenti della Polizia Locale di effettuare questo servizio? “E’ sicuramente una buona idea, a cui darò seguito”. Una parola è anche stata spesa per i dipendenti comunali, ancora in stato di agitazione dallo scorso 20 novembre, che hanno richiesto un incontro con i Commissari. “Questa mattina è stato firmato il contratto decentrato. Non conosco ancora i particolari della protesta dei lavoratori in merito al fondo rivendicato, ma sarà mia cura cercare di capire cosa è possibile fare, valutando ovviamente anche lo stato di liquidità delle casse dell’Ente”, ha dichiarato il Commissario Bellucci, che ha garantito anche il controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, altro problema segnalato dai dipendenti comunali. Sui sospetti di infiltrazioni mafiose il Commissario non si è sbilanciata. “A volte la stampa enfatizza le notizie – ha commentato – Non mi risulta che sia stata istituita dal Ministero una Commissione di accesso per verificare se a Pomezia ci sono infiltrazioni mafiose. Posso però confermare che ci sono indagini in corso”.