PDL: POPOLO DELLE LIBERTA’? NO, PARTITO DELLE LITI

Come finirà il PDL di Pomezia? Calcolando che ha tutti questi problemi adesso che non è neanche stato “creato”, immaginiamo cosa potrà succedere in seguito… In meno di 48 ore è successo di tutto: nomine, revoche, commissariamenti, smentite, offese e chi ne ha più ne metta.\n\nIn breve, dopo la nomina del Coordinamento comunale fatta da Rodolfo Serafini, la contestazione della stessa dei quattro esponenti di Forza Italia, il commissariamento del partito da parte del Coordinamento Regionale, che ha nominato Commissario l’europarlamentare Antoniozzi, è arrivata la protesta dalla parte più “a destra” del partito, che, attraverso la voce di Piso e Lollobrigida , non riconoscono in Antoniozzi la persona ideale per “sistemare” le cose a Pomezia, dove serve, come dichiarano in un’intervista esclusiva al collega Alessandro Bellardini, “una serie di persone di alto calibro”. Piso, dopo aver detto questo, afferma anche che è lungi da lui “pensare anche lontanamente che Antoniozzi non lo sia, però una nomina più “allargata” eviterebbe il rischio di creare ulteriori dualismi tra le due anime del PDL pometino”. In pratica, a livello locale, così come a quello provinciale e regionale, si ricalca il modello nazionale del PDL: contrasti senza fine tra Berlusconiani e Finiani o, meglio, tra ex A.N. ed ex F.I., segno che le differenze tra i due partiti, tra le loro culture e tradizioni sono ancora troppo forti. Domani ci saranno altre dichiarazioni, sia da parte di Antoniozzi, che di Piso e Lollobrigida, perché non pensiamo che il disconoscimento del ruolo appena acquisito, soprattutto con questa motivazione, possa far piacere ad un Europarlamentare. Dichiarazioni arriveranno probabilmente anche da Serafini, altro destituito e da chiunque vorrà dire la sua. Il Corriere della Città vuole offrire a tutti l’opportunità di potersi esprimere, ricordando però che su questo giornale si fa informazione e non campagna elettorale.