“Debbo amaramente rilevare – prosegue nella lettera di dimissioni – che vi è ancora un uso personalistico delle scelte programmatiche della nostra città e sono venuti a mancare alcuni di quei principi che dovrebbero essere un capo saldo di ogni singola amministrazione. Sia a Pomezia che a livello Nazionale assistiamo ad una politica fallimentare e credo che sia giusto e doveroso il necessario bisogno politico di un ricambio non solo generazionale, ma piuttosto un mutamento radicale per uscire da una politica autoreferenziale e stanca, ripartendo quindi dalla straordinaria partecipazione che c’è stata alle primarie avvenuta qualche giorno fa, dimostrando a tutti noi che la politica è fatta di passione, condivisione e progettazione, ricordando che in molti Comuni d’Italia oggi si parla di bilancio partecipato ed edilizia partecipata dove ogni singolo cittadino può dare il suo contributo con idee per lo sviluppo”. Cosa che, secondo Spagnoli, a Pomezia non accade. “Questa amministrazione – specifica l’ex segretario – non è stata in grado di programmare un rilancio industriale, agricolo e turistico sul nostro territorio: credo che mai come oggi ci sia bisogno all’interno del nostro partito di un totale rinnovamento. L’azione intrapresa dal sottoscritto e da molti sostenitori del Sindaco di Firenze Matteo Renzi alle primarie verrà portata avanti come progetto politico volto al rinnovamento, sperando che almeno in questa circostanza il Segretario regionale Enrico Gasbarra e il Segretario provinciale Daniele Leodori affrontino con chiarezza e coraggio le problematiche che da diversi mesi Pomezia sta vivendo nella maggioranza e nel nostro Partito. Mi auguro che il prossimo congresso possa essere basato sui contenuti e rilancio dello stesso e non sul peso delle tessere, i tecnicismi e le fisime di chi pensa solo alle alleanze. Così si vincono le partite a risiko, ma si perdono le elezioni. La Politica deve essere una sfida e non un problema, un sogno e non un incubo, un servizio e non un modo per fare carriera. Se non sarà così, credo che il nostro partito sia destinato a non avere i consensi necessari per garantire una stabilità governativa ai prossimi appuntamenti elettorali”.
