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Palestrina, elezioni Amministrative 2019: la confusione tiene banco nel centrodestra

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Tra le località che il 26 maggio 2019 voteranno (anche) per le elezioni Amministrative c’è la Città di Palestrina.

Una comunità che, “ad un giro di giostra” dalla conclusione naturale della consiliatura 2014 – 2019, ha visto naufragare l’ Amministrazione comunale, di centrosinistra, guidata dall’ ex sindaco Adolfo De Angelis (PD)

Il quadro politico si sta delineando, non senza sorprese, dopo la fine politicamente traumatica della stagione di governo locale.

Tra gli elementi di maggiore interesse c’è quello che vede (almeno per il momento) il centrodestra “diviso e contento”: la Lega pronta ad una corsa in solitaria; Forza Italia e l’ UDC orientate a presentarsi di civico vestite, a sostegno di un candidato sindaco non lontano dal PD; e Fratelli d’ Italia all’ interno di una coalizione multicolore, che in buona sostanza dovrebbe comprendere gli ex PD e chi, in un’altra epoca storica, veniva definito “ex missino”.

Un bel “pastrocchio”, insomma!

E il centrodestra popolare e sovranista? 

Non se ne hanno segni di esistenza; anche perché al livello provinciale e regionale, da quanto ne sappiano, la “Questione Palestrina” è stata rinviata a data da definirsi. 

Gli unici titolati ad esprimersi sulla “cartella clinica” del centrodestra di Palestrina, ad onor del vero, sono (o meglio sarebbero, visto il protagonismo dei personaggi in commedia, a Palestrina): l’ on. Alessandro Battilocchio (coordinatore per la provincia di Roma di Forza Italia); l’ on. Marco Silvestroni (presidente di Fratelli d’ Italia in provincia di Roma); il sen. Antonio Saccone (segretario regionale nel Lazio dell’ UDC) e – da quanto riporta l’ agenzia di stampa nazionale Adnkronos l on. Daniele Belotti, che dovrebbe essere prossimo alla nomina di commissario regionale della Lega, nel Lazio. 

Fin quando non verranno diramati dispacci di agenzia ufficiali, e testi (verificabili) dalle segreterie politiche ai vertici, a Palestrina si intratterranno –  nell’area del centrodestra –  in pratiche di “politica ricreativa”

 

 

 

 

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