Confermata la proroga di Opzione Donna per il 2023. Tuttavia, ci sono una serie di paletti non legati unicamente al numero di figli. Tale possibilità viene infatti riconosciuta solo in presenza di alcune fragilità da parte delle lavoratrici o presenti all’interno del nucleo familiare.
Confermata la proroga di Opzione Donna, quali sono le novità?
Come anticipato, la proroga di Opzione Donna è stata confermata anche per il 2023. Confermato inoltre dall’Esecutivo il requisito dei 60 anni anagrafici, in precedenza erano 59, e dei 35 anni di contributi per l’uscita dal mondo del lavoro delle donne con figli ma solo per determinate categorie. Dunque, chi ne potrà beneficiare? Ne potranno beneficiare solamente le caregiver, coloro che hanno un’invalidità, le lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese in crisi. Per tali categorie di persone è prevista un’uscita anticipata di uno o due anni a seconda del numero dei figli.
Le categorie di donne interessate
Potranno beneficiare della misura le caregiver, ovvero le donne che assistono da almeno sei mesi un coniuge o parente stretto portatore di handicap, le donne che hanno una riduzione della capacità lavorativa accertata di almeno il 74% e infine le lavoratrici che sono state licenziate o le dipendenti delle imprese che stanno vivendo un momento di crisi.