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OCCUPAZIONI CASE POPOLARI E RISCATTI SU DIRITTO SUPERFICIE, LA POSIZIONE DI SEL

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di SEL in riferimento alle occupazioni delle case popolari di Pomezia.

Quella della casa è una delle esigenze primarie nella vita di ognuno di noi. Quando la crisi economica aggredisce con la durezza e la durata di quella che sta vivendo ormai da anni il nostro Paese, per molte famiglie il rischio di non avere un tetto sotto cui vivere diventa una drammatica realtà.

L’assenza ormai più che decennale di una seria politica di edilizia popolare ed economica, troppo invisa al settore edilizio privato, è ascrivibile innanzi tutto alla responsabilità di chi ha governato e governa un’area complessa qual è quella dell’Area Metropolitana di Roma, dove il problema della casa è sentito in modo particolarmente intenso.

Il problema di non riuscire ad avere un alloggio, sentito da moltissime famiglie, unito alla cattiva coscienza di chi nulla ha fatto per garantire la casa alle fasce sociali più bisognose ed in difficoltà, e diciamolo pure, la tendenza a vedere nel bisogno delle persone uno strumento di persuasione politica, ha portato spesso a mostrare indulgenza ed inerzia davanti alle occupazioni abusive.

Ciò significa però frustrare costantemente le giuste aspettative di altre persone e famiglie, che pur avendovi diritto in quanto in condizioni di necessità, rispettano la legge e attendono una legittima assegnazione di un alloggio.

Per questo motivo riteniamo che le ordinanze con cui l’amministrazione comunale pometina ha ordinato il rilascio degli immobili comunali occupati senza avervi titolo, vadano nella direzione di ristabilire un principio di legalità ed equità nei confronti di chi in graduatoria da anni attende di vedersi assegnato un alloggio.

Nel contempo, però, ci attendiamo che l’amministrazione comunale abbia previsto delle soluzioni alternative per quelle famiglie, colpite dal provvedimento di sgombero, che dovessero versare in reali e gravi situazioni di bisogno, in particolare in caso di presenza di minori nei nuclei familiari.

Senza dubbio in tal senso avrebbe giovato una tempistica diversa ed un maggiore dialogo, pur nella fermezza, con le famiglie interessate sai provvedimenti di rilascio, per far fronte in maniera adeguata alle situazioni di oggettiva difficoltà.

In questa occasione l’amministrazione si è dimostrata molto più rigida di quanto non sia stata, sempre in tema di casa, nello stabilire gli importi richiesti come corrispettivo per l’acquisto della piena proprietà ai titolari del diritto di superficie negli immobili edificati in zona 167.

Lì addirittura la giunta Fucci, sta riducendo in maniera drastica gli importi a suo tempo previsti nella deliberazione adottata allorché era sindaco De Fusco.

Allora Fucci, che era consigliere comunale, tuonò contro la Giunta De Fusco, accusandola di “svendere” il patrimonio comunale per “raschiare il fondo del barile”.

Ci chiediamo cosa abbia indotto l’allora consigliere di opposizione e adesso Sindaco di Pomezia, a cambiare idea in maniera così radicale.

Ci chiediamo anche se sia ragionevole, in una situazione di ancora grave difficoltà finanziaria in cui si dibatte il nostro Comune, ridurre in maniera così rilevante gli importi richiesti, peraltro con riferimento ad immobili per i quali la cessione del solo diritto di superficie era la contropartita di condizioni economiche agevolate, ad esempio sui tassi di interesse applicati ai mutui accesi per la realizzazione dei fabbricati.

Temiamo che in questa scelta il Sindaco Fucci e la sua giunta siano spinti da considerazioni di convenienza politica spicciola, tipica di una politica consumata ed opportunista che hanno sempre setto di voler combattere.

Sinistra Ecologia Libertà Pomezia – Torvaianica

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