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NUOVO UFFICIO TECNICO AD ARDEA: TUTTO BLOCCATO, TRA INTERROGAZIONI E SOSPETTI

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Ufficio tecnico senza pace, ad Ardea. Prima l’incendio, poi le varie ipotesi di nuova sede, poi l’ipotesi di lavori svolti a titolo gratuito da una ditta del territorio e per ultimo il fermo degli stessi da parte della Polizia Locale per accertamenti sulla regolarità dell’abbattimento di un muro che sorgeva su un’area posta sotto tutela paesaggistica. Sull’ipotesi dell’impresa che presta la sua opera gratuitamente sono sorti numerosi dubbi sulle reali motivazioni, tant’è che ieri, durante il consiglio comunale, sono state presentate due diverse interrogazioni sull’argomento. La prima è stata presentata dal consigliere della Lista Eufemi Luca Fanco, la seconda dall’esponente del PD Giancarlo Rossi.

“Se risponde al vero che alcune Ditte stanno lavorando gratis per il Comune è una cosa grave – esordisce Fanco nel documento presentato durante l’assise – Se una ditta lavora gratis per il Comune, a nostro avviso, viola i principi di libera concorrenza tra le ditte presenti in zona e anzi affossa, azzera, bastona, soffoca la concorrenza. Se una ditta lavora gratis per il Comune, si mette al servizio dell’Ente per cose che vanno oltre il già pattuito, provocando in chi guarda da lontano la percezione che tra i titolari della ditta medesima e i rappresentati della pubblica amministrazione ci siano rapporti che vanno ben oltre quelli istituzionali previsti. È un po’ come, da parte del Sindaco o di un Assessore, accettare un regalo costosissimo: la cosa non è consentita per legge”.

Rossi, invece, attraverso l’interrogazione a risposta scritta, vuole sapere “Se le imprese hanno prodotto tutta la documentazione prevista dalle leggi vigenti se è possibile che un’impresa privata possa effettuare per conto di un Ente pubblico opere gratuite, senza che vi sia un indirizzo preciso da parte del Consiglio comunale e senza un bando ad evidenza pubblica, se è possibile che tali opere, sempre riferite allo stesso oggetto, non possano dare l’impressione di un patto costituente un vincolo verso le aziende operanti e che in futuro gareggiano per bandi ad evidenza pubblica, costituendo in ipotesi un forma di “pregiudizio” per altre aziende che non hanno aderito alla gratuità di che trattasi.  Si vuole conoscere, con risposta immediata e se le procedure poste in essere da questa Amministrazione, rispondono ai requisiti di legalità e legittimità. Diversamente, si chiede l’immediata sospensione dei lavori a tutela dell’Ente e la comunicazione di quanto avvenuto agli organi competenti”.

E già oggi, per accertamenti legati soprattutto ai permessi relativi al terreno posto a vincoli paesaggistici, i lavori sono stati fermati dagli agenti della Polizia Municipale.

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