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NOMINA SCRUTATORI: CORRAO, IELMINI E DI LISA PRESENTANO UN ESPOSTO

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Nomina scrutatori, sullo svolgimento della commissione vengono sollevati dubbi di legittimità da parte di tre candidati sindaci. A contestare le decisioni prese ieri durante la seduta sono stati Maria Corrao, Stefano Ielmini e Antonio Di Lisa, gli stessi che il 30 Aprile scorso avevano protocollato al Comune di Pomezia una richiesta di modifica dei criteri e delle modalità di nomina degli scrutatori in relazione alle operazioni di voto alle prossime elezioni amministrative del 26 e 27 maggio, da effettuarsi attraverso sorteggio. Ieri mattina il Sub Commissario, accogliendo la proposta dei candidati sindaci, ha iniziato la seduta sostenendo che “l’attuale commissione, essendo formata da consiglieri comunali dimissionari, non può operare ed [è] illegittima”, posizione ribadita “dopo essersi consultato con Funzionari e dirigenti del Ministero degli Interni e della prefettura i quali hanno confermato sia la non validità della attuale commissione”. Ma, dopo le insistenze di Luigi Lupo – tra i convocati come membro della commissione, ma di fatto consigliere comunale dimissionario – l’elenco preparato in precedenza dallo stesso Lupo e dagli altri due membri Saverio Pagliuso e Corrado Capodimenti è stato riconosciuto come valido dal Sub Commissario, che ha dato mandato all’ufficio elettorale di accettare le designazioni proposte. Questa mattina i tre candidati sindaci hanno protocollato un esposto indirizzato al Commissario Prefettizio dott.ssa Serenella Bellucci, al Sub Commissario dott. Antonio Tedeschi, al Segretario Generale dott. Angelo Scimè ed al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, con il quale si “Invitano e diffidano il Commissario Prefettizio dott.ssa Serenella Bellucci ed il Sub Commissario dott. Antonio Tedeschi a NON procedere alla nomina degli scrutatori di cui alla lista allegata agli atti della seduta della CEC del giorno 6 Maggio 2013,  stanti le gravi irregolarità nella convocazione e nello svolgimento della seduta medesima; invitano e diffidano altresì le SS.LL. a procedere alla nomina degli scrutatori adottando il metodo del sorteggio, non espressamente escluso dalle norme vigenti e unico in grado di garantire, stante la situazione data, la massima neutralità e trasparenza nelle operazioni di scrutinio. In difetto gli scriventi si riservano di ricorrere alle competenti sedi giudiziarie”.

“La giurisprudenza amministrativa del Consiglio di Stato – si legge nel documento – è assolutamente univoca nel ritenere che quando uno dei componenti la CEC si dimette da consigliere comunale, automaticamente decade dalla commissione stessa, e ciò in quanto la carica di componente la commissione è legata alla posizione occupata dal membro eletto nell’ambito del consiglio comunale, con la conseguenza che quando tale posizione cessa a seguito delle dimissioni, viene meno il presupposto giuridico sul quale si regge la nomina a componente la commissione stessa, dovendosi quindi procedere alla convocazione dei soli consiglieri, membri della commissione, che non si siano dimessi (V. sul punto, tra le varie pronunce, Cons. Stato, V Sezione, 28/01/1972 n° 51). Alla luce di quanto sopra esposto, risulta evidente l’assoluta illegittimità della partecipazione alla seduta della CEC del sig. Luigi Lupo, essendo egli decaduto, in conseguenza delle proprie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale, anche dalla qualità di membro della CEC. Non è ravvisabile alcuna ambiguità nell’interpretazione delle norme vigenti, per ciò che attiene ai presupposti giuridici per ricoprire la carica di membro della C.E.C., atteso che quanto dichiarato a verbale dal sig. Luigi Lupo riguarda esclusivamente la prorogatio dei poteri della CEC come organo collegiale nel periodo intercorrente tra lo scioglimento del Consiglio Comunale uscente e l’insediamento del Consiglio Comunale neoeletto, e non alla fattispecie diversa di perdita della qualità di membro della CEC da parte del Consigliere dimissionario o decaduto”. Maria Corrao, Stefano Ielmini e Antonio Di Lisa vanno anche oltre, entrando nella scelta degli scrutatori. “Come se ciò non bastasse, il sig. Luigi Lupo ha depositato agli atti una lista di nominativi dichiarando che gli stessi “sono stati indicati dai membri effettivi della commissione e solo oggi un componente è stato sostituito da un supplente”. Considerando che, dei tre membri effettivi, ben due erano consiglieri comunali dimissionari, Luigi Lupo e Saverio Pagliuso, con le conseguenze sopra ampiamente esposte, il Presidente non avrebbe dovuto né accettare e tanto meno tener conto della lista fornita. Appare pertanto illegittima, oltre che palesemente incoerente sotto il profilo delle motivazioni, la decisione del Presidente della CEC di dare mandato all’ufficio elettorale del Comune di Pomezia di accettare le designazioni proposte”. “Avevamo chiesto di procedere per estrazione – hanno dichiarato i tre candidati dopo il protocollo del documento – non solo per le palesi irregolarità riscontrate, anche per dare garanzia a tutti quei cittadini, circa duemila, che ogni anno si iscrivono negli appositi elenchi nella speranza di essere scelti per il ruolo di scrutatore, e che invece restano sempre delusi. Ci dispiace gli altri candidati sindaci non abbiano appoggiato l’esposto da noi presentato questa mattina: al contrario, qualcuno ha dato ragione all’interpretazione della norma data da Luigi Lupo. Se la nostra istanza non verrà accolta, vista anche la relazione fatta dal Sub Commissario, siamo pronti a ricorrere al TAR ed a tutti gli organi preposti per l’accertamento della corretta procedura di nomina degli scrutatori, così come prima di noi ha fatto la Regione Friuli”.

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