DURANTE LA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DELL’8 GIUGNO SONO STATE FATTE ACCUSE PESANTI, MENTRE IL PUNTO CHE DOVEVA ESSERE IL PIU’ IMPORTANTE, QUELLO DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO, ANCORA NON SI VEDE ALL’ORIZZONTE… \n\n
Che il consiglio comunale di oggi sarebbe stato una nuova seduta fiume, come quella che si era svolta nello scorso Marzo ed aveva come argomento le osservazioni ai Piani Integrati, lo si poteva sospettare, ma, sinceramente, tutti speravano di riuscire ad arrivare alla conclusione almeno entro la serata. Ma – stiamo scrivendo in diretta dall’aula consiliare – alle ore 19:30 non si vede ancora la luce in fondo al tunnel. Gli argomenti che si discutono in Consiglio Comunale sono ancora più importanti di quelli di Marzo, visto che il punto principale, quello dell’approvazione del Bilancio, coinvolge l’intera cittadinanza. L’intera mattinata è servita solo per eleggere il nuovo Presidente del Consiglio: Attilio Bello è stato nominato alla quarta votazione, visto che nelle prime tre non era stato possibile raggiungere i 16 consensi necessari. Dopo l’elezione i vari consiglieri hanno preso la parola per discutere non tanto sui contenuti, quanto sull’importanza del bilancio e della sua approvazione. Il Sindaco ha assicurato che, se il bilancio verrà approvato, verranno accolti tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione. “Questa è la vera democrazia: ascoltare e prendere in considerazione le opinioni di tutti, cogliendo quelle più valide. Non capisco quindi perché ci accusino di essere una maggioranza arrogante, che non dà spazio a chi non la pensa come noi. Mi sembra invece che questo atteggiamento sia una caratteristica di qualcun altro: c’è infatti un atteggiamento mafioso, visto che si attaccano dei consiglieri comunali sul piano personale “costringendoli” a votare contro il bilancio, pena accuse ed ingiurie attraverso manifesti ignobili”.\n\nSui manifesti ha puntato il dito anche il consigliere di opposizione Paolo Ruffini, che ha preso la parola dopo l’ex consigliere regionale Luigi Celori. “Se, come lui, fossi stato per tre legislature in Regione, avrei sicuramente fatto di più di quello che ha fatto Celori per Pomezia. Chiunque avrebbe potuto fare di più e meglio. Quello che è impossibile è fare peggio. E questo peggio si vede sopratutto quando si leggono i manifesti che tappezzano la città, che riportano contenuti offensivi e contrari ad ogni moralità. Invece di nascondersi dietro ad un manifesto, perché non si trova il coraggio di discutere delle problematiche fino a trovare delle soluzioni reali e logiche? Io non tollero che le mie scelte possano essere condizionate dalla paura che, se non faccio quello che qualcuno si aspetta, ci sarà un manifesto che dirà cose ignobili contro di me. Non ho paura, e continuerò a ragionare con la mia testa”.\n\nLa spaccatura all’interno dell’opposizione – in particolare in quello che dovrebbe essere il PDL – si acutizza con l’intervento di Antonio Maniscalco, che usa termini molto forti per esprimere il suo pensiero. “In questa città di merda – e mi scuso con tutti i cittadini, non mi riferisco a loro, ma alla classe politica – non è possibile fare una politica vera e sana. C’è gente che viene “presa per le palle” – e mi scuso di nuovo per i termini poco ortodossi – per fare quello che vogliono persone che restano all’ombra. Sono tentato di rassegnare le dimissioni, perché oggi a Pomezia siamo arrivati ad un livello così basso che mi vergogno. Qui si vota per amicizia, per favori o promesse ricevute o per ricatto. Abbiamo un’amministrazione di “marchettari”, non esiste una vera voglia di fare del bene alla città, noi politici facciamo arrivare alla gente solo quello che ci fa comodo e non la verità, ossia che non ci sono fatti, ma solo chiacchiere e proposte che si sa che resteranno tali”. Altrettanto avvelenato Massimiliano Cruciani. “Sembra che, dopo anni di letargo, all’improvviso si sia scesi dalla luna, per accorgersi finalmente che a Pomezia ci sono problemi economici ed occupazionali, che in questo paese ci sono pupi e pupai. Solo oggi ci si ricorda di “avere le palle”. Solo oggi il PDL si ricorda di esistere in quanto tale, chiedendo un’unità di voto contro il bilancio. E dove erano prima? Io sto ancora aspettando l’analisi del voto dopo la sconfitta subita nel 2006. Non intendo quindi riconoscere ordini da chi si fa vivo solo quando gli conviene. Ora siamo al 90° minuto di questa amministrazione per colpa di tanti, non solo della maggioranza. Vorrei infatti capire qual è il grande supporto che ha dato a questa città il consigliere Celori quando ricopriva il ruolo di Onorevole Consigliere in Regione”. Anche Omero Schiumarini appare critico contro il comunicato stampa che nella mattinata l’On. Lollobrigida, attraverso il coordinatore locale del PDL Rodolfo Serafini, ha fatto arrivare ai componenti del partito. “Ognuno si deve prendere la responsabilità di quello che fa, senza farsi influenzare. In ogni caso, io non tollero né sermoni né i ricatti”. Arrivati ormai alle ore 14:00, la seduta è stata sospesa, per poi ricominciare alle 17:00 più o meno sugli stessi toni, aggiungendo anche l’accusa che, tra i consiglieri, ci sono anche dei “cocainomani”. In tanti hanno preso la parola, ripetendo gli stessi concetti utilizzando magari linguaggi diversi. Gazzè ha tenuto a precisare che, visto che durante il Consiglio si è parlato di atteggiamenti mafiosi, di voti di scambio e di altre cose altrettanto gravi, gli atti e le stenotipie della seduta devono essere consegnati alla Magistratura. “Io non credo che qui ci sia mafia o voti di scambio, ma visto che questi argomenti sono stati tirati fuori vanno denunciati. Questa sarebbe coerenza, altrimenti si è trattato solo di un accanirsi uno contro l’altro, un apparire uno più bello dell’altro”. Il risultato è stato che, alle ore 20:00, si sta ancora in alto mare (sarà perché più di uno ultimamente ha paragonato Pomezia ad una nave da guidare fino al porto?). Le votazioni verranno probabilmente fatte a notte fonda, quindi, per sapere come andrà a finire quest’ennesima puntata del “Consiglio Show” dovremo attendere ancora qualche ora. Intanto accontentiamoci di riflettere su quello che, volontariamente o involontariamente, è stato detto. Noi ovviamente non abbiamo potuto riportare tutti gli interventi o tutto quello che ne è uscito fuori. Ma, per chi vuole approfondire, ci sono gli atti, quelle stenotipie che, per legge, riportano parola per parola il contenuto di ogni seduta. A questi coraggiosi auguriamo buona fortuna (si tratta di decine e decine di pagine), mentre agli altri diamo appuntamento a domani per gli aggiornamenti, per sapere i risultati della votazione e per scoprire se le accuse che sono volate avranno un seguito, magari in un’aula di Tribunale.