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L’URBANISTICA SECONDO CRUCIANI
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Dopo i numerosi commenti apparsi in merito all’articolo sul consiglio comunale svoltosi il 5 gennaio e le precisazioni del Consigliere di SEL Mario Borgo Caratti, anche il capogruppo di Forza Italia (ricordiamo che in consiglio non esiste formalmente il PDL, in quanto non costituito al momento delle elezioni) Massimiliano Cruciani dice la sua, motivando i consensi ai punti relativi all’urbanistica. Prendendo spunto da quanto detto dai lettori, la prima domanda riguarda i piani integrati, dei quali solo uno, quello dell’ex Feal, si trova proprio in città, mentre gli altri sono sparsi nell’intero Comune senza un apparente legame con il resto del territorio circostante. Non le sembra che così si crei uno sviluppo dell’edilizia a macchia di leopardo, che non crea omogeneità, ma distrugge aree che potrebbero essere utilizzate diversamente?\n“Ricordo a tutti che i piani integrati nascono dalla legge 22, poi modificata dalla L. regionale 21, ispirata dal piano casa, e prevedono il recupero urbanistico di siti dismessi. Si tratta di quindi di ex stabilimenti, depositi o fabbriche ormai abbandonate, che occupano con notevoli cubature delle aree comunque private. La legge non restringe il campo ai siti inseriti nel centro città: tutti coloro che ne avevano le caratteristiche hanno potuto presentare il loro progetto, e l’amministrazione ha reputato giusto non fare discriminazioni, accogliendo tutte le proposte considerate vantaggiose per la comunità a prescindere dalla loro posizione, purché privilegino il recupero degli standard urbanistici”.\nIn che senso vantaggiose? Pomezia vedrà aumentare a dismisura le abitazioni ed i relativi abitanti, mentre, di contro, i servizi saranno di meno, visto che dovranno essere divisi per più persone…\n“Le cose non stanno così. Tutti gli interventi proposti eliminano di fatto qualcosa di abbandonato e brutto da vedere, sostituendolo con una cubatura inferiore, trasformata da industriale a residenziale, e con una serie di servizi pubblici come scuole, parcheggi, verde, infrastrutture e quant’altro, cambiando in meglio l’aspetto del territorio. L’accusa di voler favorire un’edilizia a macchia di leopardo è quindi infondata: stiamo anzi preservando il territorio circostante, andando ad agire solo laddove è già compromesso da strutture esistenti”.\nLei è quindi favorevole ad un’espansione di Pomezia?\n“Lo ero già quando ricoprivo il ruolo di Assessore all’Urbanistica nella giunta Zappalà, quindi rimando al mittente tutte le accuse di presunti accordi sotterranei con l’attuale maggioranza. Quello che si sta facendo adesso doveva essere fatto già molti anni fa: in questo modo si sarebbe evitato molto abusivismo, la città sarebbe cresciuta gradualmente, realizzando prima i servizi e poi le abitazioni, e non al contrario. Perché avrei dovuto rinnegare le mie idee solo perché al governo non c’è la mia coalizione?”.\nNon ha mai pensato che l’aumento della popolazione porterà il caos nella viabilità, che risulta essere già gravemente compromessa?\n“L’amministrazione, nel passato, ha adottato una delibera di indirizzo riguardante la grande viabilità, con un progetto che prevede la costruzione di strade alternative, una sorta di “raccordo” che gira intorno a Pomezia e collega i vari quartieri con strade parallele ed alternative, alleggerendo il traffico. Per fare questo occorrono soldi che il Comune non ha, ma che può recuperare proprio grazie agli oneri di urbanizzazione. Quindi una parte delle opere pubbliche le forniranno direttamente i costruttori così come stabilito negli accordi, mentre le altre verranno fatte utilizzando gli introiti che i privati ci dovranno versare. Tutto questo non nasce adesso in modo casuale, ma deriva dalla delibera di indirizzo n. 8 del 7 marzo 2007 sottoscritta dai 28 consiglieri presenti. Tranne Savastano ed Errico, che risultavano assenti come il sindaco, tutti, a prescindere dal colore politico, erano d’accordo sul progetto. Quanto approvato il 5 gennaio ricalca il programma del centrodestra di Zappalà e quanto sottoscritto nel 2007. Se c’è qualcuno che ha cambiato idea, quindi, non sono certo io, ma chi allora ha votato a favore ed ora grida allo scandalo”.\nMa cosa è stato votato esattamente?\n“La volontà di “ricucire” il territorio preservando le sue ricchezze ambientali, storiche ed archeologiche ed agendo proprio sulle zone già compromesse, impedendo l’occupazione di nuovi terreni. Visto che Pomezia arriverà, nel giro di pochi anni, a contare 100 mila abitanti, facciamo in modo che tutti ci vivano bene, fornendo nuovi servizi che siano sufficienti non solo per i residenti, ma anche per tutti i pendolari che ogni giorno vengono a lavorare qui e che d’estate riempiono Torvaianica”.\nAllora perché si parla di scempio ambientale?\n“Vorrei saperlo anch’io: perché chi ora grida allo scandalo non ha motivato il suo no? Non dovevamo essere noi a motivare il sì, visto che di questi argomenti si parla, nelle varie commissioni, da anni, e solo dopo studi e confronti si è arrivati a portarli in consiglio, con tutte le migliorie possibili discusse nel corso del tempo”.\nLo scandalo non potrebbe essere negli interessi privati che si muovono intorno ad una operazione così vasta? Il sospetto è che siano stati favoriti i “soliti noti”…\n“Questa è un’accusa che si sarebbe potuta muovere per qualsiasi decisione avessimo preso. A me sembra che si sia agito con equità e senza favoritismi con tutti i progetti presentati. Non è stato vietato a nessuno di avanzare proposte e di presentarle in futuro, o permesso qualcosa a discapito di altri e non ci sono state discriminazioni. E’ ovvio che i privati avranno il loro guadagno, altrimenti non avrebbero mai avanzato i progetti sulle loro proprietà, ma in prospettiva a guadagnarci di più è la città”.\nParliamo delle cooperative edilizie.\n“Precisiamo che erano state deliberate già nel 2003. Poteri forti in quegli anni hanno impedito che il progetto andasse avanti per timore che i prezzi di mercato delle case avessero delle notevoli diminuzioni, perché avrebbe creato concorrenza ai privati. Adesso, anche grazie al cambiamento di alcune leggi, questa amministrazione è riuscita ad avere il terreno praticamente gratis, concedendo al proprietario una parte di superficie dove procedere con l’edilizia privata, ed evitando così i costi e le lungaggini degli espropri. Questo ha portato all’approvazione dei comparti I, E ed F che daranno la possibilità a centinaia di famiglie di coronare il sogno di un appartamento di proprietà, cosa impossibile attraverso l’edilizia privata”.\nAltro punto discusso è quello riguardante Pomezia Centro.\n“Il progetto più importante riguarda l’area mercatale, che grazie al sistema di perequazione e compensazione potrà spostarsi in via della Tecnica, offrendo finalmente tutti i servizi e la sicurezza necessari al cittadino ed ai commercianti, oltre a zone da destinare a verde pubblico. L’amministrazione potrà inoltre contare su entrate sicure per quanto riguarda l’assegnazione del suolo pubblico, perché gli ambulanti avranno il posto assegnato, che andrà pagato secondo le norme vigenti. Quello che vorrei far capire ai cittadini è che questi interventi non sono mirati a danneggiare la città, ma a migliorarla nell’aspetto e nei servizi. L’urbanistica è una materia complessa, che non può essere giudicata senza aver bene chiari i pro ed i contro di ogni azione. Basterebbe vedere i progetti per capire quanto ciò che stiamo approvando sia positivo”.\nEd il cittadino può farlo?\n“Certo, sono atti pubblici, basta fare richiesta. Nessuno vuole nascondere niente. Vorrei precisare che ho condiviso questi provvedimenti perché, se non si fossero fatti adesso, non si sarebbero sbloccati mai più. Non capisco l’accanimento da parte di alcuni consiglieri, oltre che di chi è rimasto fuori dal consiglio e dalla piazza fa una politica distruttiva ed allarmistica”.\nMa tra chi non ha condiviso la sua scelta c’è anche una parte dello stesso PDL a cui lei appartiene… “A maggior ragione non comprendo il loro comportamento, visto che negli anni, attraverso commissioni e delibere, avevano condiviso il percorso che avrebbe portato a questi risultati. Quali sono le motivazioni tecniche di chi non ha votato, se non mera demagogia?”.\nMa prendere determinate decisioni a fine legislatura, che senso ha?\n“Comunque vadano le cose alle prossime elezioni, chi governerà Pomezia si troverà sicuramente molto più avanti rispetto al 2006, proprio perché sono state prese decisioni rimandate per troppo tempo, che permetteranno non solo di riqualificare la città, ma anche di risanare i conti pubblici e di creare nuovi posti di lavoro per i nostri concittadini”.