Ogni tanto ritornano sulla scena politica, con questo che è il caso dell’ex ministro Luigi Di Maio. Infatti, l’ex leader del Movimento 5 Stelle, e anche ex segretario di Insieme per il Futuro, tornerà ad avere delle vesti istituzionali all’interno dell’Unione Europea. Dall’ente sovrannazionale, infatti, è stato scelto in qualità di inviato nelle regioni del Golfo Persico, ovvero su quel lembo di mare su cui affacciano Iran, Iraq, Kuwait, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi.
Il nuovo ruolo di Luigi Di Maio in UE
Per questa nuova veste dell’ex Ministro degli Esteri e del Lavoro, ancora manca l’ufficialità. A Bruxelles, Di Maio sarebbe risultato il profilo migliore in confronto ad altre quattro personalità: Markos Kyprianou, Jan Kubis e Dimitris Avramopoulos. A scegliere l’ex deputato italiano, sarebbe stato l’ufficio guidato da Josep Borrell, ovvero l’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea. A confermare il rumors, un documento proveniente da quegli uffici, che scrive: “… sulla base delle prestazioni fornite dai candidati si raccomanda di nominare il sig. Luigi Di Maio come rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo”.
Si attende, a questo punto, la nomina ufficiale dell’ex ministro in questo ruolo, con l’ufficialità che verrà firmata direttamente da Josep Borrell. Rumors circolanti a Bruxelles, vorrebbero Di Maio ripescato nel ruolo proprio per la forte amicizia che nutre con l’Alto rappresentante europeo: “Le condizioni di questa scelta starebbe proprio nella solidità del rapporto, umano e istituzionale, che l’ex ministro è riuscito a costruire con Borrell durante la sua esperienza alla Farnesina”.
Lo stipendio di Di Maio
L’ex leader pentastellato, se verrà confermata la posizione, vedrà uno status di diplomatico, uscendo così dal suo attuale stato di disoccupazione. Tale ruolo, che comprende passaporto e immunità, lo porterà a guadagnare 12 mila euro netti al mese. Soldi che saranno sottoposti alla tassazione agevolata dell’Unione Europea, che dovranno inoltre coprire le spese dello staff e di viaggio. L’incarico di Di Maio ha già creato polemiche all’interno del Parlamento Italiano: in Senato della Repubblica, Maurizio Gasparri ha scritto un’interrogazione scritta. Stessa cosa l’eurodeputato Paolo Borchia della Lega, che addirittura ha inviato una lettera a Josep Borrell.