Nove mesi dopo le elezioni amministrative a Pomezia, torna a fare un bilancio della situazione Antonio Di Lisa, portavoce del gruppo di SEL e RC – Pomezia, con un’analisi sui problemi della città e sulle modalità con cui questi sono stati affrontati dagli amministratori “Al ballottaggio delle amministrative di giugno abbiamo contribuito all’elezione del Sindaco di Pomezia del M5S, dichiarando pubblicamente il nostro sostegno per Fucci nonostante tale scelta avrebbe negato un nostro ingresso al Consiglio Comunale – ha dichiarato Di Lisa – In questi mesi abbiamo continuato a svolgere nella città la nostra attività politica ed in autunno abbiamo sottoposto all’attenzione del Sindaco e del Consiglio Comunale 5 proposte in merito ad importantissime tematiche ambientali e del territorio. Siamo stati direttamente impegnati con il sindacato nel collaborare alla riformulazione del piano di dimensionamento scolastico predisposto dall’attuale Amministrazione e precedentemente adottato dall’Amministrazione De Fusco. Eravamo certi che non avremmo ottenuto alcuna risposta da parte del Sindaco. Eppure un riscontro era dovuto, non perché abbiamo contribuito alla sua elezione, ma per quanto dichiarato dal M5S di prestare attenzione alla voce del popolo e la nostra voce, lo ricordiamo a Fucci, è la voce di un gran numero di cittadini che si incontrano, discutono, progettano e propongono le loro idee di miglioramento della città. Vorremmo far capire al Sindaco e al M5S che vi sono tante persone che ritengono i partiti siano ancora indispensabili e non sostituibili per il funzionamento democratico delle istituzioni”. Per l’ex candidato sindaco c’è troppa discrepanza tra il dire ed il fare dell’attuale governo pometino. “Non è possibile riempirsi la bocca con parole come ascolto e partecipazione alla vita amministrativa ed nel contempo barricarsi fisicamente all’interno delle stanze del Municipio e, con la mente, restare lontani da quello che accade nella città. La lista di attesa per un colloquio con il Sindaco è più fitta di quella di un Ministro della Repubblica, i dipendenti rigorosamente addestrati per impedire qualsiasi contatto non annunciato con la segreteria del Sindaco, che conta di ben 6 segretarie, ed intanto i servizi essenziali e di emergenza sono rinviati agli orari di ufficio, come nel caso dei servizi cimiteriali. Uno stridente doppio atteggiamento politico da parte del M5S che, dopo aver fondato una buona parte del suo consenso sul principio della partecipazione dei cittadini nelle istituzioni, al Comune ha creato le trincee anti intrusione per limitare i contatti con gli stessi cittadini”. Ma i motivi di contrarietà riguardano anche la questione occupazionale del territorio. “Abbiamo criticato l’operato del Sindaco nella gestione della protesta dei lavoratori ex LSU e allo sgombero che ne è seguito nella scuola Trilussa, poiché a nostro avviso non ha utilizzato tutti i canali a sua disposizione per proporsi a fianco degli stessi in una battaglia difficile che vede una drastica riduzione dell’orario di lavoro e di paga se non addirittura la perdita completa del posto di lavoro. Non è certo attraverso un ordine del giorno del Consiglio Comunale che si può riavviare una vertenza delicatissima che vede soccombere il diritto dei lavoratori e nello stesso tempo accedere ad uno scadente servizio di pulizia delle scuole del Comune. A tale riguardo è molto singolare la doppia posizione del Sindaco che scarica, per sua convenienza, le responsabilità sul governo nazionale mentre non apre alcuna trattativa allorquando si tratta di lavoratori direttamente alle dipendenze del Comune di Pomezia, come i lavoratori del Consorzio Universitario, o quelli della Pomezia Servizi, e tutti gli altri che aspettano da mesi un tavolo di trattativa per la contrattazione”. Anche sulla gestione dei servizi Di Lisa non è certo tenero. “La città continua inesorabilmente ad essere abbandonata, mal gestita in tutti i servizi: dalla raccolta dei rifiuti solidi urbani, alla manutenzione delle strade, alle innumerevoli discariche abusive sparse nel territorio, alla passeggiata a mare continuamente ricolma di sabbia. Non è certo affidandosi alla miracolosa istituzione di una piattaforma informatizzata (portale decorourbano.org) che la città ritorna agli occhi dei cittadini ordinata e pulita. E non è nemmeno più accettabile che si ricorra alla solita risposta di un bilancio da fallimento per nascondere l’incapacità di dare avvio a quella ristrutturazione reale nell’organizzazione dei servizi. Eravamo in attesa di grandi modifiche nella stipula dei bandi di gara per ottenere un risparmio da parte delle ditte erogatrici dei servizi ed invece ci risulta siano in essere ancora quelli della precedente Amministrazione. Non è attraverso il ricatto delle difficoltà finanziarie che si nega qualsiasi intervento di messa in sicurezza delle centinaia di situazioni di dissesto del territorio e di pericolo per la pubblica incolumità. I cittadini sono già penalizzati con un livello di tassazione pari a quella applicata in caso di dichiarazione di dissesto, pertanto è incomprensibile una simile rigidità da parte dell’Amministrazione Comunale”. Ma Di Lisa analizza anche altri aspetti del governo a 5 Stelle. “Abbiamo assistito all’atto dell’insediamento del Sindaco Fucci ad una pirotecnica sfilza di delibere per la diminuzione degli stipendi dei Dirigenti (argomento per il quale abbiamo già sollevato riserve nel modo come è stato affrontato), una rotazione degli stessi ed invece ci risulta sia stata applicata solo a due settori, lasciando sorprendentemente inalterati per tutti gli altri. Continuano a rimanere in posti chiave dirigenti che addirittura hanno accumulato ulteriori provvedimenti cautelari. Nel frattempo abbiamo finalmente potuto riassaporare le meraviglie dei carri allegorici del carnevale, precedentemente stoppati dalla Giunta De Fusco, mentre stiamo ancora aspettando il ripristino del risibile capitolo di spesa dei quotidiani cartacei nella biblioteca, utilizzati normalmente da un pubblico che ha poca dimestichezza con gli strumenti informatici e che usufruisce della biblioteca appunto come luogo di incontro. Inoltre, avendo appreso dal bando comunale dell’iniziativa che il Comune vorrebbe attivare della “Banca del tempo” e che la stessa dovrebbe essere ospitata nella stessa biblioteca, vorremmo essere smentiti sul fatto che l’una possa soppiantare l’altra o che ne limiti fortissimamente l’agibilità o la funzione”.
Per finire, il portavoce di SEL e RC parla di viabilità. “Un ulteriore fronte di contrapposizione del Sindaco con la città riguarda la tormentata vicenda sulla strada di collegamento tra Pomezia e S. Palomba, già finanziata, e che rischia di rappresentare per il Comune contemporaneamente un danno e una beffa. Danno, poiché nelle condizioni date, unica strada esistente (Via dei Castelli Romani e S.P. Albano-Torvaianica), il nuovo tracciato rappresenta un veloce percorso alternativo tra la città, la zona Industriale e la stazione di S. Palomba. Beffa, poiché tutte le spese di progettazione dovranno essere comunque onorate e in assenza del finanziamento andranno a debito del bilancio comunale. Il distretto industriale ed artigianale di tutta la zona di S. Palomba, compresi gli operatori economici di Via dei Castelli Romani, affoga tutti i giorni dell’anno in un’interminabile coda di autovetture e di camion e non riteniamo possa essere contrapposta una pregiudiziale ideologica proponendo una linea ferrata. Potremmo suggerire al Sindaco di prendere l’esempio dal suo collega del M5S, sindaco di Parma Pizzarotti, che ha proseguito nella realizzazione dell’inceneritore nonostante in campagna elettorale si fosse espresso diversamente. Consigliamo al Sindaco ed alla maggioranza piuttosto che perdere il finanziamento di verificare in seguito la possibilità di prevedere nel tracciato una corsia preferenziale destinata ai mezzi pubblici, a trazione elettrica e /o alternativa. E’ impensabile che un amministratore possa accedere alla logica di interrompere qualsiasi progetto avviato dalla precedente maggioranza, come nella tela di Penelope: sarebbe un grave danno per l’intera comunità. Ogni amministratore risponde ai cittadini del proprio operato e non del suo predecessore, quindi anche lei, Signor Sindaco, risponderà di quello che fa o non fa. Aggiungiamo alle 5 proposte disattese queste ulteriori osservazioni e rimandiamo al prossimo articolo l’esame delle altre problematiche che incombono pesantemente sulla città”.