“Scrivo questa lettera perché non condivido il modo con cui state amministrando la città di Pomezia – esordisce Santini Muratori – Sono un cittadino ma ho anche un ruolo istituzionale in quanto eletto presidente nell’ultimo congresso Pometino nelle file dell’IDV, ed ho il dovere di prendere posizione e distanza dal vostro operato, perché penso sia nocivo a tutti noi che aspiriamo a vivere in democrazia, nel rispetto delle regole e dell’ambiente. Questa maggioranza di governo ha perso di vista e smarrito quei sani principi utili a svolgere il lavoro di amministratore, con compiti, modi, ed obiettivi da perseguire per il bene comune. Basta seguire uno dei pochi e mal riusciti consigli comunali da un anno a questa parte, per rendersi conto della scarsa qualità e partecipazione di una buona parte degli eletti. Siamo destinati a trascinarci ed a sopravvivere, fra una lottizzazione ed un’altra, in attesa che probabilmente il Comune venga commissariato”. Si passa quindi a quello che è stato fatto, o meglio non fatto finora dall’Amministrazione. “Non esiste un solo progetto condiviso per il risanamento ed il rilancio economico e sociale del territorio, per altro particolarmente ricco. La situazione è surreale. La maggior parte degli amministratori non ha presentato presso la segreteria generale il proprio stato patrimoniale, per cui non sapremo mai di quali patrimoni personali erano dotati al momento dell’insediamento nelle cariche di consigliere, sindaco ed assessore, rispetto a quando se ne andranno, mi viene la pelle d’oca. Ma ormai cari concittadini siamo anestetizzati ed abituati a questo, mentre dovremmo avere sempre presente che la trasparenza è alla base della democrazia e la presentazione del proprio stato patrimoniale per un amministratore pubblico è l’unico modo legale e civile di comportarsi. Assistiamo a scontri, con forti divergenze di idee, tra gruppi che appartengono alla stessa coalizione. Assistiamo ad istituzioni di commissioni di indagine, indicate da consiglieri o gruppi consiliari che appartengono alla stessa maggioranza che ha deliberato su un certo argomento. Assistiamo all’aumento di alcune tasse senza che l’organo deputato a farlo abbia deliberato in merito. Assistiamo a comportamenti di alcuni dirigenti pagati profumatamente che non sono in grado di dare risposte ai cittadini, anzi li danneggiano con ritardi ed atti inconcludenti. Senza parlare poi di alcuni impiegati a cui i cittadini si rivolgono per avere risposte, che puntualmente non hanno. Se entri in qualche d’uno degli uffici pubblici può capitare che vieni ignorato se non addirittura trattato male e considerato come un suddito, un servitore”. Si passa poi ad altre carenze sotto gli occhi di tutti. “Non riusciamo a fare la raccolta differenziata, fonte di ricchezza per molti comuni, così pure come dotarci di impianti fotovoltaici. Non si riesce a rilanciare l’attività turistica e balneare a Torvaianica, è stato adottato un ( PUA) Piano di Utilizzo dell’Arenile veramente scadente, dove l’unico obiettivo è realizzare un numero infinito di chioschi da poter vantare alle prossime elezioni amministrative. Dissento fortemente da questo modo di fare politica ed amministrazione, non mi sento rappresentato e penso si debba lavorare per sviluppare un senso comune di appartenenza che ci faccia condividere progetti utili a tutti”. Luca Santini Muratori chiude la sua lettera con una proposta diretta all’Italia dei Valori. “Chiedo ufficialmente al mio partito di valutare se sia opportuno continuare ad essere parte integrante e sostenere questa maggioranza. Invito tutti gli iscritti, gli istituzionali e tutti coloro che rappresentano il partito dell’IDV a riunirsi in assemblea per elaborare un documento chiaro ed inequivocabile sulle posizioni, comportamenti e progetti che andranno assunti nel prossimo futuro per il governo della città”.
Forse la crisi non viene dichiarata all’interno del consiglio comunale, anche se le parole di qualche giorno fa da parte di Omero Schiumarini fanno pensare il contrario, ma di certo fuori c’è, eccome…
E se sia Forza Pomezia che l’IDV dovessero mantenere quelli che sono i presupposti, ci si chiede come potrà questa maggioranza andare ancora avanti.