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INCENDIO AGLI UFFICI COMUNALI DI ARDEA, LE “IPOTESI” DEL PD

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Dopo l’IDV, ad Ardea anche il PD lancia le sue accuse nei confronti dell’Amministrazione di centrodestra. “Un incendio può capitare, ma quando si ripete in maniera così puntuale e intelligente non fa male pensare al peggio – hanno dichiarato gli esponenti del Partito Democratico – Di certo dopo una prima volta chiunque, tanto più un’amministrazione accorta, pone in essere misure di sicurezza, soprattutto quando la documentazione è di così rilevante rilievo: demanio, abusivismo, condono etc.”. Dal PD arriva quindi una frecciata velenosa. “Evidentemente una mano sapiente quando avverte il tintinnio delle manette ricorre a mezzi senza scrupoli e la Guardia di Finanza (non è un segreto per alcuno) sta compiendo indagini per perseguire reati gravissimi – hanno scritto in una nota stampa – Solo qualche giorno prima quattro consiglieri della maggioranza avevano votato con la minoranza. Il bello, però, era nell’aria: le dimissioni degli assessori! Nulla da eccepire, anzi sono sacrosante, ma non presentate per manifesta incapacità, o rigurgito di responsabilità, ma semplicemente per veti e ricatti all’interno della maggioranza sempre più divisa in due tronconi, con il sindaco che va a “farfalle” ignaro della crisi economica che morde le famiglie in maniera pesante. Il Partito Democratico di Ardea esprime forte sdegno e preoccupazione per quanto accaduto negli ultimi tempi ed è fermamente convinto che il Centrodestra stia “giocando” sulla pelle della gente, soprattutto su quella popolazione che, ancora una volta, è caduta nel tranello delle promesse elettorali e delle regalie. Rivolgiamo un pressante invito alle autorità competenti, affinché proseguano celermente l’attività investigativa, plaudendo alla lungimiranza della Guardia di Finanza che, come sembra, abbia fotocopiato i documenti che l’incendio intendeva far sparire. Inoltre, il Partito Democratico invita il Sindaco ad accertare eventuali responsabilità dei dirigenti e soprattutto a non sottostare alle pretese della sua divisa maggioranza, dettate da interessi non coincidenti con quelli della città, piuttosto sarebbe meglio e favorire la celebrazione di nuove elezioni, finalmente in un contesto di democrazia e trasparenza”.

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