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Immigrazione e nuove regole per le navi ONG: cosa potrebbe cambiare con il governo Meloni

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Il Governo guidato dal premier Giorgia Meloni vuole cambiare le leggi sul piano dell’immigrazione e soprattutto sulla gestione delle navi ONG. Una necessità che si è ben evidenziata anche con i recenti casi di Catania, dove la situazione ha palesato la necessità di nuove regole per gestire il fenomeno e soprattutto evitare nervi tesi all’interno dell’Unione Europea, come invece accaduto recentemente con le parti istituzionali della Francia. 

Il cambio di regole sull’immigrazione

Immigrazione, si cambia. Dopo le tensioni e le polemiche dei giorni scorsi, con tanto di crisi diplomatica tra Italia e Francia per la vicenda della Ocean Viking, il governo Meloni sarebbe ora pronto a cambiare le regole per le navi delle Ong che operano nel Mediterraneo. Una svolta che è stata anticipata da Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa con cui è stato presentato il decreto Aiuti quater, con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che subito si è messo al lavoro per stilare un nuovo regolamento.

La nuova strategia del governo sul tema dell’immigrazione però non dovrebbe basarsi soltanto su nuove regole per le Ong, ma l’obiettivo del Viminale sarebbe anche quello di stringere altri accordi bilaterali con i Paesi di origine e rafforzare quelli già esistenti. La partita più importante però sarà quella che si giocherà oggi a Bruxelles, dove il ministro degli Esteri Antonio Tajani rappresenterà l’Italia al Consiglio straordinario indetto proprio per discutere della questione immigrazione: dopo le accuse della Francia, il nostro Paese ora rischia l’isolamento e non sarà facile convincere i partner europei a modificare gli attuali meccanismi comunitari.

Le nuove regole per le ONG

Sul fronte dell’immigrazione il governo Meloni stando alle indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, sembrerebbe essere pronto a operare in due direzioni: rafforzamento degli accordi bilaterali con i Paesi di provenienza per facilitare i rimpatri e diminuire le partenze e, soprattutto, nuove regole per le navi delle Ong. A riguardo, presto il Viminale potrebbe varare un secondo codice di condotta per le Ong dopo quello voluto dall’ex ministro Marco Minniti: per le navi che non sottoscriveranno questo accordo, non sarà possibile entrare nelle acque territoriali italiane.

Il nuovo regolamento sull’immigrazione dovrebbe prevedere il soccorso soltanto delle imbarcazioni in difficoltà e dove può esserci un pericolo per i migranti; nel momento in cui si sta svolgendo una operazione di salvataggio, la nave dovrà poi comunicare subito al Paese più vicino che tipologia di operazione sta effettuando. Per le Ong che non rispetteranno questi dettami, scatteranno delle sanzioni amministrative con l’entità delle multe che sarà in base alla gravità dei fatti; per i casi più gravi invece potrebbe scattare anche il sequestro della nave.

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