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LA CONSIGLIERA CAPRARO RISPONDE IN MERITO ALLA QUESTIONE USI CIVICI
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“Evidentemente un terribile disguido deve aver impedito al sindaco e al presidente di accorgersi della sovrapposizione, in quanto la mia convocazione è stata inoltrata il 10 aprile. Il mio stupore è ancora maggiore, avendo ricevuto recentemente una richiesta di delucidazioni da parte del presidente Giordani riguardo la riunione della commissione di controllo e garanzia del 23 aprile e una missiva da parte dei consiglieri Iotti, Marcucci, Acquarelli e Quartuccio, sempre attinente alla medesima convocazione della commissione, Consiglieri ai quali si rende noto che gli atti che verranno esaminati in sede di commissione sono gia a disposizione presso l’ufficio di presidenza”. – prosegue la Capraro. “Se non conoscessi il profondo impegno profuso dal sindaco, dal presidente e dai consiglieri di cui sopra per la risoluzione dei problemi dei cittadini, inclusi gli occupanti dei 706 ettari, potrei addirittura pensare che sia in corso un vero e proprio sabotaggio, motivato, forse, dal timore che dalla discussione in commissione possano emergere “scomode” verità”. “Nel segnalare l’increscioso disguido, auspicando che l’assemblea pubblica venga posticipata, al fine di impedire una sovrapposizione che la renderebbe impossibile da svolgersi, oltre che “sospetta” nella sua architettura, colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini interessati al problema dei 706 ettari a partecipare alla riunone della commissione, come da appuntamento fissato: 23 aprile, aula consiliare, ore 15.30. Sarà presente l’avvocato Francesco Lettera, che ha seguito per l’Avvocatura dello Stato le procedure di acquisizione dei 706 ettari a patrimonio statale e ha accettato di fornire delucidazioni sugli incartamenti da lui prodotti”.