Le elezioni regionali nel Lazio 2023 sono vicine. Le ultime manovre autunnali si stanno compiendo, poi toccherà solamente ai cittadini compiere la volontà politica del popolo. Dunque, siamo agli sgoccioli, ma per quanto riguarda la data ci sono ancora delle incognite tali da rendere impossibile – o quasi – l’accorpamento con il voto in Lombardia. Per il momento, comunque, lo scenario più probabile è che nella Regione le urne possano aprirsi per il prossimo 5 febbraio 2023. Intanto, qualcosa già è cambiato: a seguito della sua elezione a deputato alle recenti politiche, il Presidente regionale uscente Nicola Zingaretti si è dimesso, una decisione ampiamente prevista dato il vincolo del doppio mandato, ma comunque provocherà un ritorno ai seggi in leggero anticipo rispetto alla naturale scadenza della legislatura.
Elezioni regionali 2023 nel Lazio: candidati e quando si vota, la data
Elezioni regionali Lazio: gli schieramenti
Per quanto riguarda il centro-sinistra, sembrerebbe che sia già tutto fatto a puntino per il dopo Zingaretti: Alessio D’Amato è pronto, lanciato da Azione e Italia Viva, e poi anche con il supporto del Pd che alla fine si è accodato. Il Movimento 5 Stelle, invece, correrà da solo. Tutto da capire, ancora, per il duo Verdi-Sinistra. Ma le cose sono in corso d’opera anche per il compartimento di centro-destra: qui la scelta del candidato presidente alle elezioni regionali nel Lazio dovrebbe spettare al partito vincitore delle ultime elezioni, Fratelli d’Italia. Ma, per il momento, nessuna fumata bianca. La situazione, stando ai nuovi sondaggi, sembrerebbe essere invariata rispetto a qualche settimana fa: soltanto un campo largo del centrosinistra potrebbe dare filo da torcere al centrodestra, tuttavia per il PD è un’impresa ardua riunire sotto lo stesso tetto Azione e il Movimento 5 Stelle, che scalciano in ogni dove come cavalli. Soprattutto i pentastellati, certamente convinti di poter rubare completamente la scenda ai dem, come protagonisti assoluti dell’opposizione al Governo Meloni.
La legge elettorale
La legge elettorale che è n vigore per le elezioni prossime, è stata rimaneggiata, lo ricordiamo, nel gennaio 2017, diminuendo a 50 il numero dei consiglieri, e inserendo parallelamente anche la parità di genere, oltre che il divieto al terzo mandato. In tal modo, l’80% dei seggi del Consiglio (40 consiglieri) sarà assegnato, con metodo proporzionale. Poi, sotto la formula del premio di maggioranza, alle liste collegate al presidente eletto, sarà assegnato il restante 20% dei seggi (10 consiglieri). Infine, le cinque circoscrizioni regionali – Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo – si vedranno assegnare i seggi in proporzione alla popolazione risultata residente all’ultimo censimento generale.