Manca meno di un mese e gli italiani il 25 settembre dovranno tornare, in anticipo, alle urne per votare dopo la crisi di governo e le dimissioni di Mario Draghi, che di fatto hanno sancito la fine di quella legislatura. E, quindi, in tutta Italia saranno allestiti i seggi, dove ci saranno almeno 2 scrutatori. Ma come fare domanda per diventare ‘scrutatore’ per un giorno? E qual è il compenso?
Qual è il compito dello scrutatore
Gli scrutatori, che possono essere massimo 4 per ogni seggio, hanno il compito di presentare le schede ai cittadini, verificare la loro identità e annotare il numero della tessera elettorale. Ma non solo. Dovranno anche partecipare allo spoglio e assistere il presidente e il segretario nella composizione dei verbali sulle operazioni di voto.
Come si fa domanda
Per diventare scrutatore bisogna rispettare dei requisiti. Ecco quali:
- essere cittadino italiano
- aver compiuto 18 anni
- aver assolto agli obblighi scolastici
- essere iscritto alle liste elettorali del Comune e godere dei diritti civili e politici.
Se si rispettano questi requisiti si può inviare la domanda, iscrivendosi prima nell’albo delle persone idonee. Sì, perché non possono diventare scrutatori i dipendenti dei ministeri dell’interno, delle telecomunicazioni e dei trasporti, gli appartenenti alle forze armate, i segretari comunali, i dipendenti degli uffici elettorali, i candidati e i rappresentanti di lista.
In ogni caso, la domanda, se la persona ha tutte le carte in regola, va presentata al Comune e sottoposta al Sindaco. La selezione degli scrutatori avviene dall’Albo Comune degli Scrutatori ai quali ci si può iscrivere in un periodo ben preciso. L’iscrizione avverrà dopo una serie di verifiche e procedimenti che si concludono di fatto il 31 gennaio di ogni anno.
Il compenso
I compensi variano, ma di solito nei seggi ordinari scrutatore e segretario guadagnano 120 euro, mentre il presidente può arrivare a ottenere fino a 150 euro.