Pubblichiamo il testo dell’editoriale dell’edizione cartacea di Agosto, al quale il sindaco di Pomezia Fabio Fucci ha replicato in data odierna su vari punti, tranne quello riferito al bilancio.
“Dopo poco più di due anni dall’insediamento, sembra che l’idillio tra i cittadini di Pomezia che hanno votato il Movimento 5 Stelle e l’Amministrazione guidata da Fucci abbia qualche cedimento.
Alla Giunta pentastellata vengono contestate le troppe promesse annunciate e non mantenute: da quella sui tagli sostanziali agli stipendi dei dirigenti (i Cud sono rimasti sostanzialmente uguali…) al quella riferita al cambiamento di rotta sugli appalti dei servizi pubblici (invece le società che hanno vinto gli appalti sono le stesse di prima). Riguardo agli appalti, è stato spiegato dall’Amministrazione che adesso questi costano di meno rispetto al passato. Però si trascura il fatto che il minor costo è dovuto spesso ai minori servizi offerti: meno scuolabus, meno giorni di raccolta dei rifiuti e via discorrendo. Di contro, sono più alte le rette della mensa, così come maggiori rispetto al passato sono le imposte comunali. Ancora si riscontrano problemi di rifiuti e degrado ambientale, sia a Pomezia che a Torvaianica.
Se si parla della tutela dei lavoratori precari, la confusione regna sovrana: prima non servivano, poi erano necessari. I lavoratori nel frattempo iniziano a vincere le cause per essere assunti e il Sindaco fa ricorso, salvo poi assumerli a tempo determinato senza scadenza, finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato.
Perché tutti questi giri, che sono costati parecchio alle casse comunali in spese legali? Non era più semplice e meno dispendioso assumerli direttamente a tempo indeterminato quando si paventava il rischio – abbondantemente preannunciato dai sindacati di categoria – delle cause?
Sempre sul tema lavoratori, una piccola parentesi sugli ex dipendenti del Consorzio per l’Università che, dopo il licenziamento, hanno fatto causa al Comune, perdendo il ricorso. Resta però un’ombra sulla scelta del difensore dell’ente – nominato dal sindaco Fucci – che è l’avvocato D’Angelo, ex presidente dello stesso Consorzio, nonché ex assessore della Giunta Zappala. Ci potrebbe essere un piccolo conflitto di interesse?
Riguardo al rapporto con i cittadini, che dalle promesse elettorali sarebbero dovuti essere interlocutori attivi degli amministrativi, è eclatante la questione “largo Brodolini”, dove le istanze di centinaia di persone, rappresentate anche da associazioni e comitati di quartiere, sono rimaste inascoltate forse solo per continuare a dare un segnale di discontinuità rispetto a chi ha governato prima.
Se parliamo di bilancio economico, invece, bisogna una considerazione: non sembrano esserci molte differenze rispetto al passato. Il bilancio di previsione del 2013, approvato quasi a fine anno, era la fotocopia di quello 2012, quando c’era ancora l’Amministrazione di centrosinistra; quello del 2014, anche stavolta approvato a fine anno, non è stato diverso da quello del 2013 e quindi da quello del 2012.
Ed ora c’è il bilancio di previsione 2015 che prevede entrate – quantomeno anomale – riferite al recupero dell’evasione fiscale: si tratta di importi che arrivano a quasi un terzo di quelle correnti. Da qui il certo rischio che nel rendiconto ci sarà un forte disavanzo. Questo ricorda molto, forse troppo, il passato, con presunte entrate che non si tradurranno mai in soldi effettivi.
Da parte dei cittadini, per questi ed altri motivi che non riportiamo per questioni di spazio, si percepisce quindi una sorta di malcontento che aumenta giorno dopo giorno e che riportiamo senza per questo voler criticare l’operato dell’Amministrazione, ma solo per far da pungolo e chiedere quel piccolo cambio di rotta che sarebbe utile per soddisfare le esigenze della gente. Continuare a ribadire la propria onestà – anche se questa è un fondamento irrinunciabile – non basta, per amministrare veramente bene una città.