Home » News » Ultime Notizie Politica » CRISI POLITICA A POMEZIA: ACCUSE E REPLICHE

CRISI POLITICA A POMEZIA: ACCUSE E REPLICHE

Pubblicato il

Crisi o non crisi? Dopo poco più di quattro mesi dall’insediamento della Giunta De Fusco bis  si rincorrono le voci sempre più insistenti che vedono l’attuale governo di Pomezia quasi agli sgoccioli: dopo la lettera inviata al sindaco, a firma del segretario comunale del PD Angelo Zanecchia e di parte della dirigenza dei circoli di Pomezia e Torvaianica, si è resa chiara una certa spaccatura all’interno del partito di maggioranza. Spaccatura “indorata”, visto che il documento, che conteneva critiche ai metodi finora adottati dall’Amministrazione, è stato poi spiegato come “suggerimenti, consigli e contributi da parte del partito”. Ma l’uscita della Federazione della Sinistra dalla coalizione ha scatenato reazioni a catena, culminate ieri con le dimissioni di Zanecchia e con la risposta ufficiale del Primo Cittadino alle velate accuse provenienti dalla sua stessa maggioranza, oltre a quelle molto più manifeste dell’opposizione. “Voglio fare chiarezza sull’attuale situazione politica e amministrativa – ha dichiarato De Fusco – Di fronte ad una situazione economico-finanziaria drammatica, che investe non solo il nostro Comune, ma gli enti locali di tutto il Paese, e per la quale quotidianamente sono impegnato per rintracciare soluzioni ed iniziative anche a livello nazionale, mi sarebbe piaciuto che il mio partito, il Pd, mi sostenesse senza se e senza ma, per garantire quell’equilibro politico-amministrativo necessario al governo di questa città. Ciò non è stato – continua il Sindaco – e lo ritengo un atto gravissimo. Bene ha fatto il segretario del Pd a rassegnare le dimissioni, perché sono convinto che il documento presentato la scorsa settimana proprio da lui non sia farina del suo sacco, bensì frutto di un’azione di pressione da parte di personaggi noti in città che non hanno certo a cuore l’interesse collettivo e il benessere cittadino. Sono certo che il Pd saprà reagire e rimettere in piedi un’azione seria e di forte valenza politica”.

Di diverso avviso SEL. “Mentre nel Paese cresce sempre più il desiderio dei cittadini di aprire una nuova stagione di partecipazione ed impegno, contro una politica arroccata nei palazzi del potere ed un Governo che tiene in ostaggio l’Italia impedendole di uscire dalle secche della crisi economica e sociale, a Pomezia la coalizione di governo guidata da De Fusco entra in crisi per l’ennesima faida politica tra i partiti della coalizione e all’interno del Partito Democratico. Dopo pochissimi mesi dalle elezioni, e nonostante le dichiarazioni trionfali rese alla stampa compiacente, la pasticciata coalizione di De Fusco, che mette insieme pezzi di destra e pezzi di sinistra, si spacca per motivi incomprensibili ai cittadini, legati alle beghe politiche che da sempre dilaniano i protagonisti di questa triste pagina della nostra città”. Il partito rappresentato da Alba Rosa accusa la maggioranza di immobilismo. “La crisi occupazionale avanza, i servizi sono a livelli indegni di un paese civile, non si da risposta alla pesante situazione debitoria che grava sul Comune. Di tale situazione chi ne pagherà le spese saranno i cittadini di Pomezia, vittime dell’incompetenza e della prepotenza di una maggioranza sgangherata ed avvinghiata al potere, che paralizza l’amministrazione impedendo l’adozione di scelte importanti per la città. Sinistra Ecologia Libertà farà la propria battaglia politica affinché a Pomezia i cittadini riescano a voltare pagina mandando a casa una classe di governo incapace, litigiosa ed indifferente alle esigenze della collettività”.

“Durante la campagna elettorale le forze politiche e i partiti hanno svolto un ruolo importante – ha ribattuto il Sindaco –Oggi, a pochi mesi dalla vittoria elettorale, ma dopo più di cinque anni di mio governo cittadino, queste forze politiche e questi partiti devono rendersi conto delle condizioni necessarie a proseguire nel governo dell’amministrazione, altrimenti non resta che consegnare il Comune nelle mani del Commissario prefettizio e tornare a votare”. Come a dire che, se non si trova un accordo duraturo, è davvero meglio andare tutti a casa.

Questo anche perché la crisi non è tutta qui: all’interno della maggioranza è infatti netta la spaccatura tra l’IDV ed il gruppo formato dagli esponenti di Forza Pomezia e del partito socialista, che si scontrano sulle formalità legate alle composizioni delle commissioni giudicanti in merito ai concorsi pubblici, argomento su cui De Fusco fa le sue precisazioni, a partire dal parere dell’Anci al quesito inviato dall’amministrazione, che conferma l’impossibilità di escludere dalla formazione delle commissioni per i concorsi pubblici tutti quei dirigenti interni che ne fanno richiesta: “Voglio che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla volontà di quest’amministrazione in relazione alle procedure concorsuali – ha dichiarato questa mattina – Con una delibera di giunta, la n. 59 del 14 aprile 2011, è stato integrato l’art. 21 del Regolamento per l’accesso all’impiego del Comune di Pomezia, inserendo la possibilità di nominare presidente di commissione di concorso, in alternativa a un dirigente del Comune di Pomezia, dirigenti di altre amministrazioni. Ma tale eventualità è limitata al caso in cui vi sia impossibilità da parte del dirigente dell’ente, designato per legge a ricoprire la carica di presidente di commissione di concorso. E’ quindi la legge, il D.Lgs. 267 del 2000, che stabilisce che il dirigente interno non sia di per sé incompatibile per il solo fatto di appartenere allo stesso ente nel quale il candidato abbia prestato servizio. Non si prevedono quindi, tra le situazioni di incompatibilità, i “rapporti professionali, di collaborazione e subordinazione”. Essendo in seguito intervenute richieste di delucidazioni da parte di gruppi consiliari di maggioranza, che ritenevano necessario prendere in considerazione le norme di legge per evitare la compromissione del buon esito delle procedure concorsuali, l’Amministrazione ha provveduto a chiedere un parere agli enti preposti, tra cui l’Anci, la quale – è già noto – ha inviato proprio parere negativo all’estromissione dei dirigenti interni per la presidenza delle commissioni concorsuali, dichiarando opportuna la riassegnazione della presidenza ai dirigenti interni ai quali compete secondo l’art. n. 107, comma 3 del Testo Unico”.

Il Sindaco conclude parlando delle casse comunali. “La cosa che reputo più importante in questo momento è il ripianamento del debito pubblico e la sistemazione finanziaria di Pomezia. Ho partecipato all’Assemblea dell’Anci proprio per questo motivo. La prossima settimana verrà presentato al Presidente della Commissione parlamentare al Bilancio e Finanze Gianfranco Conte, l’emendamento dell’Associazione nazionale comuni d’Italia per i Comuni in difficoltà economiche a causa delle società affidatarie della gestione dei tributi, attraverso il quale si propone che l’Ente locale che si trovi nelle condizioni di non aver introiettato il gettito tributario dovuto per effetto dei mancati riversamenti da parte della società affidataria dei servizi di gestione e riscossione delle entrate, al fine di assicurare i servizi essenziali, può accedere al fondo di garanzia appositamente costituito presso la Cassa Depositi e Prestiti SpA per un importo non superiore ai mancati riversamenti verificatesi nella gestione pregressa. L’accesso al predetto fondo e la restituzione pluriennale di tale anticipazione sono disciplinati con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. “Si tratta di un documento importante – ha dichiarato il Primo cittadino – costruito durante l’Assemblea nazionale di Brindisi, che ci permetterebbe di recuperare ciò che Tributi Italia ci ha tolto negli anni e che farebbe respirare le casse comunali di molti enti locali del Paese, fra cui Pomezia”.

Impostazioni privacy