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CONTRATTI DI LAVORO SOSPESI, LUCA FANCO PRESENTA UN ESPOSTO ALLA PROCURA

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“Con la presente, il sottoscritto Luca Fanco, Consigliere comunale di Ardea, chiede alle S.S.L.L. in indirizzo, ognuna per le proprie competenze, di eseguire verifiche e controlli sulle reali motivazioni che hanno indotto un assessore a sottoscrivere la missiva protocollo 260 del 09/08/2011 e un Consigliere comunale ad interessarsi di procedure che per legge non competono ai politici”: così inizia l’esposto presentato ieri dall’ex presidente alla commissione trasparenza Luca Fanco alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza ed ai Carabinieri, oltre che a Franco Marcucci, attuale presidente della stessa commissione. Il consigliere contesta il licenziamento, o meglio “l’interruzione di contratto” che ha riguardato tre dipendenti. Ai tre, assunti a tempo determinato attraverso una società di lavoro interinale di Pomezia, era stato rinnovato il contratto – rispondente alla necessità di “2 unità di categoria B3 profilo professionale amministrativo e 1 unità di categoria B3 profilo professionale tecnico” – l’8 Agosto. Ma il giorno dopo questo contratto è stato annullato. Luca Fanco chiede quindi “di verificare se possono esserci state interferenze e/o pressioni di varia entità e natura da parte di politici per far decretare la sospensione lavorativa nel Comune di Ardea di tre dipendenti”. E, qualora così fosse, “per quale fine”, continua Fanco, che chiede chiarimenti anche “sulla legalità delle procedure adottate e sulla correttezza degli atti sottoscritti, se con tale sospensione sono stati lasciati scoperti alcuni uffici comunali perché gli altri dipendenti erano andati in ferie e se quindi si può configurare il reato di interruzione di pubblico servizio”. Fanco ipotizza che si sia trattato di una mossa politica, tant’è vero che chiede alla Procura di accertare “se ci sono stati politici che si sono lamentati delle assunzioni dal Sindaco e se è stato riferito che si procedeva a sospendere e/o annullare il contratto firmato, se i politici coinvolti sono molteplici e se si può ravvisare il reato di associazione”. Ma le spiegazioni richieste dal consigliere sono anche altre. Fanco chiede “se è già programmato che seguirà a questo atto di sospensione temporanea un secondo atto definitivo, motivato con la mancanza di copertura finanziaria, e se nel precedente contratto di lavoro, che coinvolgeva un numero maggiore di dipendenti, non sia intervenuta la politica a far assumere gli amici ed i parenti  invece di assumere i più meritevoli configurando il reato di voto di scambio”. Accuse pesanti, che vengono rimarcate dallo stesso Fanco, che dichiara:  “Sono pronto a scendere nuovamente “in guerra” usando tutti i mezzi che la legge consente come Consigliere comunale a difesa e tutela degli interessi comuni dei cittadini e del loro territorio, contro gli interessi e le speculazioni urbanistiche di singoli politici e chiedo al Sindaco Carlo Eufemi di fare altrettanto, reagire con solerzia, energia e determinazione e non permettere a taluni personaggi di compiere atti devastanti”.

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