“Pomezia aspetta chi gli può dà ‘na mano sincera e schietta”. Con l’augurio cantato di Giorgio Onorato, si é chiusa ieri in Piazza Indipendenza la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra Luigi Celori. Con lui i due artisti del territorio, Giorgio Onorato e Martufello, che hanno voluto ribadire al candidato sindaco il loro affetto e la loro stima dopo trent’anni di a micizia. Sul palco di piazza Indipendenza si sono susseguiti gli interventi del sottosegretario Francesco Giro, del Presidente del Comitato Nazionale Italiano Permanente Mario Baccini per il Microcredito e dell’esponente del Pdl Renato Robilotta. “E’ un male e sbagliano – ha detto Robilotta – quelli che voteranno Terzo Polo, è un voto indiretto al sindaco uscente. Qui la battaglia è tra Celori e De Fusco. Quelli che non vogliono De Fusco sindaco, devono votare Celori al primo turno». Dello stesso avviso anche l’on. Giro, che ha sostenuto: “La sfida è tra centrodestra e centrosinistra, votare il terzo polo è un regalo per De Fusco. Ho convocato una riunione al ministero sul sito di Lavinium, che il mondo intero c’invidia. E’ previsto un fondo cospicuo per valorizzare questo luogo, dove Celori ha voluto un museo, e che porterà lavoro ai residenti”. “Noi cristiano popolari siamo qui a sostenere un uomo – ha continuato Mario Baccini – che vuole dare un futuro a questa città, con la lotta alla povertà e il sostegno alle fasce deboli. Il microcredito che ha
inserito nel suo programma darà dignità alle persone che non hanno possibilità
economiche ma che hanno idee da realizzare”. “Siamo particolarmente attenti alle fasce deboli, questo non lo scopriamo certamente in campagna elettorale – ha dichiarato il candidato sindaco Celori chiamando sul palco la sua squadra – Come ho avuto modo di ribadire a Castriciano, presidente di un’associazione di disabili, ho organizzato sul territorio, con fondi regionali ed insieme all’associazione
“Fare comunque”, corsi d’informatica e di inglese, più varie collaborazioni con l’Utr locale. Nel mio programma c’é ampio spazio per le categorie Protette. Il grado di civiltà di un’amministrazione si vede da come tratta i più deboli, anziani, bambini, malati e soprattutto di chi é portatore di handicap che deve vedere i suoi diritti riconosciuti”.