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CASO FERRAZZANO, D’AVINO CHIEDE CHE SIA IL COMUNE A COSTITUIRSI PARTE CIVILE

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comune di pomezia

“Arresti e diversi avvisi di garanzia. Ora basta! Crediamo ce ne sia a sufficienza – sostiene Angelo D’Avino, candidato Sindaco per la lista civica “Pomezia in Testa” – perché il Comune di Pomezia decida di annunciare di costituirsi Parte Civile, ove la dottoressa Anna Ferrazzano (neo dirigente all’Ambiente, seppur sospesa provvisoriamente dal servizio) venga poi rinviata a giudizio. I reati di cui è accusata sono gravi e ‘letali’ – se verificati dal Tribunale di Velletri – per un pubblico ufficiale del suo livello. La soppressione e l’occultamento di atti ufficiali veri, e il falso ideologico sono le ultime accuse che feriscono l’anima di una città oramai allo sbando, moralmente, economicamente, socialmente e politicamente. Ci auguriamo che, prima di tutto, Pomezia possa uscire più forte e più sana da questa ulteriore gravissima infamia che sta subendo. Che i giudici facciano il più velocemente possibile il loro doveroso lavoro. Che gli indagati possano dimostrare la loro eventuale estraneità. Che i cittadini ripristino presto con il voto la legalità perduta. E’ comunque urgente che il Commissario e il Sub Commissario – dottoressa Bellucci e dottor Tedeschi – rassicurino la cittadinanza e chiariscano quanto prima se e come intendano difendere gli interessi del Comune a loro affidato, e se e quando intendano annunciare la costituzione di Parte Civile da parte dell’Amministrazione Comunale.

E’ anche chiaro che – visto il reiterarsi delle vicende giudiziarie a carico della dottoressa Ferrazzano, e augurandoci che nessuno possa mettere in discussione l’onestà intellettuale e professionale della Procura di Velletri – sarebbe stato molto meglio prevenire nel recente passato quanto avvenuto in questi giorni, evitando di continuare a conferire onerosi e delicati incarichi a dirigenti comunali più volte inquisiti negli ultimi anni. Buoni politici l’avrebbero già fatto da tempo, così come hanno saggiamente fatto i Commissari del Prefetto di Roma, trasferendola dal Settore Urbanistica ed Edilizia Privata a quello Ambiente e sospendendola provvisoriamente. Era così complicato farlo prima quando Pomezia aveva una Giunta eletta dal popolo?”

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